E’ Tempo di traslochi al San Giovanni di Dio. Per far fronte all’eventuale esplosione dei contagi da Covid-19, infatti, l’Asp di Agrigento ha liberato il terzo piano del nosocomio, quello che era occupato da Oculistica, ORL e Urologia, mentre il reparto di Medicina generale si trasferisce temporaneamente alla Clinica Sant’Anna.
Questo per riservare proprio ai pazienti Covid i due piani in questione.
A segnalare i grossi rischi che questa scelta comporta, il dottor Geraldo Alongi, primario dell’U.O. Hospice e Clinica del Dolore.
“Perché non fare il contrario? Lasciare tutto com’è stato e creare il nuovo reparto altrove? Non mancano strutture in provincia – dichiara Alongi a La Sicilia – che al momento sono ferme e potrebbero diventare riferimento. Non solo: convogliare anche esperti, professionisti, attrezzature e dispositivi in un unico luogo non renderebbe il lavoro di tutti più efficace? Come si deve fare fronte comune in questa lotta, allo stesso modo si dovrebbe fare con forze professionali e mezzi”.
Inoltre, il rischio maggiore di questa scelta è quello di creare involontariamente una certa promiscuità tra pazienti covid e pazienti affetti da altre patologie con tutte le tragiche conseguenze che questo scenario porta con sé.
“Qual è la logica che sta guidando le decisioni di chi ha responsabilità organizzative e gestionali? Se ce n’è una ed è pensata nell’interesse dei cittadini – conclude Alongi – che ci venga spiegata: noi proprio non la vediamo”.