di Lillo Inquanta
Ormai nella formazione sembra di stare come nell'inferno Dantesco dove si viene travolti nei vari gironi come anime dannate in un viaggio che si presenta tortuoso e sempre con forme diverse e raccapriccianti. Solo che Dante dalla parte sua poteva contare su Virgilio, noi invece no.
Ancora siamo in alto mare, con pagamenti che non arrivano, un futuro più che incerto ed idee velleitarie e spesso lontane dalla realtà di un'amministrazione che più che una programmazione, dalla parte sua ha solo dimostrato un'ottusa cocciutaggine.
Ma veniamo al dunque e leggiamo sul vademecum per l’attuazione degli interventi che prevedono l’adozione di unità costo standard – UCS:
“In seguito alla conclusione delle attività, il soggetto beneficiario deve redigere la relazione finale del progetto (modello 11) e la dichiarazione finale delle attività per la determinazione della sovvenzione erogabile (modello 12)”.
Bene, questo ci sembra più che giusto. Si può fare. Ma attenzione a cosa si legge in seguito:
“La documentazione relativa alla dichiarazione finale delle attività, debitamente sottoscritta, deve pervenire all’Amministrazione concedente entro 30 giorni dalla data di conclusione delle attività. Entro la medesima scadenza, il soggetto beneficiario deve procedere al caricamento sul sistema informatico della documentazione sottoscritta di cui alla precedente tabella e alla validazione della dichiarazione finale”.
Beh, qui qualche dubbio comincia a sorgerci! Riuscirà Faros a rispettare tale impegno?
Ma poi leggete questa parte:
In sede di presentazione della dichiarazione finale, il soggetto beneficiario è tenuto ad inviare all’Amministrazione concedente:
– la documentazione attestante il calcolo e l’avvenuto pagamento, con modalità tracciabili, delle eventuali indennità di frequenza agli allievi previste dall’avviso di riferimento;
– gli attestati distribuiti ai partecipanti dei corsi, controfirmati dagli stessi per ricevuta;
– gli eventuali materiali didattici prodotti, in formato elettronico (cd/dvd).
I costi reali rendicontati in fase di dichiarazione finale di attività, devono essere effettivamente sostenuti e debitamente quietanzati
Significa che se le attività terminano il 7 giugno, molti enti entro trenta giorni devono aver pagato gli allievi e per chi li ha previsti i relativi viaggi.
Ma se ancora vi sono enti che devono ricevere la seconda anticipazione per completare il 50% del finanziamento, come si può procedere al pagamento degli allievi per poter rispettare i trenta giorni previsti per la rendicontazione?
Per rispettare tale incombenza occorrerà ancora una volta sacrificare gli emolumenti di lavoratori? E’ in arrivo un'altra beffa per i lavoratori.
Non sarebbe, invece, più sensato che al posto delle quietanze dei pagamenti delle indennità agli allievi possano essere esibiti dall'ente una nota di credito firmata dagli allievi, volendo, anche con un impegno da parte dall'ente stesso di provvedere al saldo delle indennità entro 30 gg. dal ricevimento del finanziamento?
Perché non sbloccare immediatamente la procedura in Faros per la richiesta dell'ulteriore 30% del finanziamento?
Perché non si procede con celerità alla nomina delle commissioni degli esami per gli enti che ne hanno fatto.?
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