Coordinamento Titano
Esattamente il 22 maggio 2018, il Coordinamento Titano ha chiesto e benevolmente ottenuto, di essere audito in merito alla condizione in cui si trovavano, e molti di essi ancora oggi si trovano, i depuratori dei reflui, nell’Ambito di Agrigento.
Va premesso, ad onor del vero, che l’esigenza è nata dalla consapevolezza che se le ricadute del malfunzionamento degli stessi impianti, che hanno portato alle innumerevoli contestazioni, con sanzioni milionarie da parte dell’Unione Europea, fossero immediate, così come accade per il virus Sars-Cov-2, e non latenti e in accumulo per anni ed anni, a quest’ora avremmo una moltitudine di ammalati per patologie altrettanto gravi e più disparate rispetto alla pandemia attuale. Il fine di quella Audizione per noi, Coordinamento Titano, consisteva nel sollecitare vibratamente le due entità che hanno l’obbligo istituzionale di garantire la corretta erogazione del SII: ATI Idrica e Regione Sicilia con il suo Assessorato all’Energia. Ma l’ATI, colpevolmente assente in quella audizione, e l’Assessorato, malgrado qualche accenno da parte di quest’ultimo di un sussulto di esistenza in vita, nulla hanno prodotto per eliminare o mitigare i rischi esposti in quella audizione.
Lo ripetiamo ancora adesso, il mancato intervento sui sistemi di collettamento fognario e la non perfetta depurazione procurano dei danni all’Ambiente ed arrecano tali pregiudizi alla salute umana che seppur non immediatamente visibili oggi, sono da rabbrividire. Demenza senile precoce, Parkinson, Sla, tumori in vari organi, malformazioni genetiche a carico dei nuovi nati ecc. ecc. Malgrado la lettera di risoluzione contrattuale del dicembre 2018 che l’ATI ha fatto pervenire al vecchio Gestore Unico e l’interdittiva antimafia da parte della Prefettura, per il resto le decisioni assunte dall’Assemblea non pare che vadano nella direzione di sveltire gli atti e le procedure per avere un nuovo Gestore e con esso i finanziamenti per la realizzazione dei progetti, già finanziati, che eliminino le infrazioni comunitarie e soprattutto i pericoli per la salute umana.
Ci rammarica e ci preoccupa la lentezza di ATI e la eccessiva “tolleranza” da parte dell’Assessorato Regionale.
Inoltre ci chiediamo a cosa servano le audizioni presso le competenti Commissioni Regionali se le risultanze sono quelle che abbiamo appena evidenziato, ed aggiungiamo che se entro il 31 dicembre del corrente anno non si è provveduto ad impegnare le somme per gli investimenti di cui sopra, dette risorse ritorneranno alla base di partenza, come correttamente veniva rammentato durante i lavori della Commissione. La tutela dell’Ambiente e soprattutto della Salute è un problema che preoccupa solo il Coordinamento Titano?