“Cancellare l’articolo 23 del Salva Italia e dimezzare i tagli ai bilanci. Il Parlamento garantisca i servizi essenziali ai cittadini“. Questa la posizione decisa oggi all’unanimità dall’Ufficio di Presidenza dell’Upi, riunito in via straordinaria insieme ai Presidenti delle Upi Regionali.
“E’ urgente – si legge nel documento – un intervento legislativo che consenta di salvaguardare la gestione dei servizi ai cittadini e ai territori da parte delle Province, e che confermi le funzioni fondamentali attribuite alle Province dall’articolo 17 della spending review, in linea con quanto previsto dalla Costituzione”.
Ma l’allarme dell’Upi è anche sui tagli ai bilanci operati dalle manovre economiche, che porterebbero al dissesto oltre il 70% delle Province nel 2013 e che metterebbero a rischio servizi essenziali, a partire dalla gestione dei 5000 edifici scolastici delle scuole superiori in cui studiano oltre 2 milioni e 500 mila studenti, dalla messa in sicurezza e agibilità degli oltre 125 mila chilometri di strade nazionali, il 70% della rete viaria italiana, dagli interventi contro il dissesto idrogeologico e la difesa del territorio, dal mantenimento degli oltre 800 centri per l’impiego presenti in tutto il Paese.
Per questo l’Unione delle Province d’Italia ribadisce l’assoluta necessità di ridurre il taglio di 1,2 miliardi di euro che la legge di stabilità assegna alle Province e di prevedere l’allentamento del patto di stabilità per gli investimenti di messa in sicurezza di strade e scuole.
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