Il direttivo dello JOFC FAVARA BIANCONERA
Emergenza-povertà legata al periodo del coronavirus: Favara Bianconera presenta il bilancio delle iniziative di solidarietà e propone l’istituzione di un unico centro di assistenza con una rete di associazioni. Proposta sposata dal Sindaco Anna Alba che preannuncia l’istituzione di un tavolo unico per affrontare l’emergenza sociale.
E’ durato 42 giorni l’intervento continuativo messo in atto dallo Juventus Club Favara Bianconera nei confronti di famiglie con problemi economici durante la FASE 1 dell’emergenza coronavirus. Sono state assistite 110 famiglie per un totale di 465 persone che hanno potuto ricevere un aiuto con spesa alimentare, carne e prodotti di sanitaria per bambini, come omogeneizzati e latte. A conclusione delle 2 iniziative di solidarietà il direttivo del club dei tifosi bianconeri traccia il bilancio. Sono stati raccolti 5.150 euro così destinati: 1.870 per generi alimentari, 1.640 per prodotti di sanitaria, 1340 per macelleria, 200 per farmaci salvavita e 100 euro destinati alla Misericordia per l’iniziativa “Agrigento non si arrende” per acquisto di dispositivi di protezione individuale.
“Così come abbiamo reso pubblica l’iniziativa anche all’esterno del nostro club- ci dice il presidente Giuseppe Piscopo- ci sembra opportuno e corretto informare la gente che ci ha dato un contributo ma anche l’intera popolazione sul rendiconto economico. Il gran cuore dei favaresi ma anche di altri cittadini residenti in altre città ci ha permesso di poter aiutare tantissime persone che all’improvviso sono rimasti senza reddito. Artigiani, muratori, contadini, gente con lavori saltuari e giornalieri hanno avuto difficoltà a poter assicurare un piatto caldo alla propria famiglia. Ed allora noi abbiamo ritenuto un dovere scendere in campo in una partita dove ha vinto la solidarietà. Abbiamo soddisfatto tutte le richieste pervenute dai centri di ascolto delle Parrocchie B.M.V delle Grazie, San Calogero e San Giuseppe Artigiano, dell’AVODIC, della parrocchia S.S. Pietro e Paolo e di casa Betania. Moltissimi sono stati gli interventi su casi bisognosi segnalati da gente comune. Abbiamo creato con il nostro direttivo un centro di coordinamento che ha permesso di raccogliere tutte le segnalazioni, fare riscontri e consegnare spesa a domicilio proprio per tutelare sia la privacy delle persone che la salute, non facendoli uscire da casa”.
Il club bianconero, al termine di questa ennesima iniziativa promossa nei tre anni di attività, lancia all’Amministrazione comunale e al Consiglio Pastorale una proposta: la costituzione di un centro unico di assistenza.
”In questi 42 giorni abbiamo riscontrato luci ed ombre. La luce del gran cuore dei cittadini e le ombre di un mancato coordinamento unico nel territorio della gestione dell’emergenza sociale. Tanta gente bussa nelle varie porte delle sacrestie o associazioni di volontariato senza un immediato riscontro. Un altro aspetto critico che si è evidenziato è quello di fornire allo stesso nucleo familiare più buoni spesa escludendo dal beneficio altri cittadini. E questo non ci sembra nè equo e nè giusto”.
Ed allora Favara Bianconera ribadisce che, soprattutto in queste situazioni di emergenze gravi sia indispensabile la nascita di un centro unico di assistenza, dove far confluire tutte le richieste e quindi meglio pianificare ogni tipo di intervento assistenziale. La nostra raccolta inoltre ha consentito, nella settimana santa, a diversi centri parrocchiali di intervenire nel sostegno alle famiglie in un periodo dove sia la Chiesa locale che il Comune, quest’ultimo attraverso i voucher statali, non avevano ancora assicurato forme di assistenza diretta. Prima di Pasqua tanta gente rischiava di non aver spesa a casa. Nel nostro piccolo siamo riusciti ad alleviare qualche sofferenza. Ma abbiamo riscontrato che una nuova povertà rischia di aggiungersi agli elenchi storici di persone assistite dalla Caritas. Pertanto non si deve abbassare la guardia sul fronte assistenziale.
Il Sindaco Anna Alba, collegato con noi in streaming sulla pagina FB insieme ai responsabili dei centri di ascolto delle parrocchie San Giuseppe Artigiano, San Calogero, BMV delle Grazie e banco alimentare AVodic, ha sposato in pieno la nostra proposta di istituire un unico centro di assistenza coinvolgendo tutte le associazioni del territorio e ha espressamente rivolto un grazie alla nostra azione: “In un periodo di crisi economica lo Juventus Official Fan Club- ha detto il sindaco durante la riunione con il nostro direttivo- non è stata una stampella ma una gamba che ha aiutato molte famiglie ad andare avanti. Sposo in pieno il vostro ineccepibile modello organizzativo ed operativo che proporrò a tutte le associazioni che a breve riunirò”.