Il DL Rilancio, imponente manovra del Governo per fronteggiare la crisi, prevede un ecobonus al 110 %
Quella dell’ecobonus è una delle misure su cui il governo scommette di più. Per alcuni interventi di riqualificazione energetica è prevista una detrazione pari al 110%. Ciò significa che a fronte di una spesa di 100 euro, lo Stato ne restituirà 110 come detrazioni fiscali nel corso di dieci anni o di cinque a seconda del tipo di intervento.
La misura, nella sua ideazione originaria, era più ampia di quella accolta nel testo definitivo del Dl, è stata ridimensionata in corso d’opera a causa dei rilevi della Ragioneria Generale di Stato. Sempre per lo stesso motivo sono state introdotte alcune limitazioni come la necessità, per accedere al beneficio, che i lavori eseguiti migliorino la classe energetica dell’edificio di almeno due classi da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape).
O, ancora, i materiali isolanti utilizzati per il “cappotto” termico dovranno rispettare i requisiti minimi ambientali (previsti dal decreto Ambiente 11 ottobre 2017).
Per quanto riguarda il tetto agli importi degli interventi due le limitazioni più rilevanti: la prima riguarda gli “edifici unifamiliari” per cui viene posto un limite di spesa agevolato a 30mila euro per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali. Fatto, questo, che conferma che l’intervento agevolato è stato pensato dal governo soprattutto in favore dei condomini per cui il tetto di spesa agevolato viene ricavato dalla cifra di 30mila euro moltiplicata per il numero di unità immobiliari del condominio.
Il testo definitivo del decreto Rilancio prevede, tuttavia esplicitamente, la possibilità di intervenire oltre che sulle parti comuni dell’edificio anche sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale.
L’altra preannunziata limitazione riguarda la modifica del tetto alla spesa riguardante i pannelli solari che potranno essere installati con l’agevolazione massima se saranno abbinati a uno degli interventi trainanti. Questa spesa avrà un doppio limite: uno è relativo all’importo monetario complessivo di 48mila euro e l’altro è un limite per kw di potenza nominale dell’impianto (che nel testo definitivo del dl è stato ridotto da 2400 a 1600 euro)
Viene data la possibilità di cedere il credito ad altri intermediari finanziari, comprese le banche che fino a ieri erano escluse. In alternativa si potrà ricorrere al meccanismo dello sconto in fattura: cioè sarà possibile ottenere lo sconto direttamente dall’impresa che ha effettuato i lavori, senza pagare nessun anticipo. La misura varrà sia per i condomini sia per le prime case.
Per la cessione del credito e per lo sconto in fattura è stato introdotto, contro i furbetti, la necessità di munirsi del “visto di conformità “ da acquisire presso il responsabile dei centri di assistenza fiscale.
Anche per il “sismabonus” sarà concesso lo sconto al 110 % in presenza di una nuova condizione: la contemporanea sottoscrizione di una polizza assicurativa anticalamita’.
L’efficacia degli interventi antisismici dovrà essere asseverata da “professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico. Il tecnico, inoltre, dovrà attestare la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati
Fra gli interventi agevolabili che rientrano nel Dl Rilancio ci sono anche le colonnine condominiali per la ricarica delle auto elettriche.
Gli interventi trainanti, ovvero necessari per accedere al 110% restano tre: isolamento termico, caldaia a pompe di calore o a condensazione messa in sicurezza sismica dell’edificio.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.