23 maggio 1992 – 2020: La compagnia teatrale Arcobaleno ed il CIF realizzano il video ” Per non dimenticare”
Nell’anniversario della strage di Capaci, la Compagnia teatrale “Arcobaleno” ed il “Cif” (Centro Italiano Femminile) comunale di Favara, presieduti entrambi dalla poliedrica Antonella Morreale, realizzano il video ” Per non dimenticare”.
La ministra dell’interno Lamorgese ha affermato: “E’ nostro dovere non disperdere l’impegno quotidiano per la legalità che ancora manifesta tutta la sua carica ideale”. Antonella Morreale, quale presidente della Compagnia teatrale Arcobaleno nonché del Cif, coscia della necessità di contribuire in ogni modo a far crescere nella società il senso di questo dovere e l’impegno per squarciare le ombre di cui si nutre la mafia, ha realizzato il video “Per non dimenticare” avvalendosi della professionalità di Giuseppe Bennica.
“Per non dimenticare” è un sapiente mixaggio di scene prese in prestito da canale 5 e del monologo scritto da Antonella Morreale per l’opera teatrale “Anime che si chiamano”.
Nei panni di Francesca Morvillo, magistrato e moglie del giudice Falcone, l’attrice Simona Carisi. “Ho voluto fortemente questo video, dice la Morreale,” per non dimenticare”, ma ho anche voluto dare risalto a lei, Francesca, che ha seguito il marito pur nella consapevolezza del rischio che questo comportava”. “La storia di questi due magistrati, uniti dallo stesso obiettivo di legalità e Giustizia, ma anche da un profondo legame sentimentale – ha proseguito – mi ha portato a pensare che quando due anime si amano infinitamente nessuno le può separare, neanche la morte”. “Quando ho scritto il testo – ha aggiunto – sono convinta che sia stata lei, Francesca, a suggerirlo al mio cuore e Simona Carisi ha fatto sue le parole.
“Rivolgo un sentito ringraziamento – ha concluso – a Giuseppe Bennica che ha sposato con entusiasmo il progetto realizzando il video.
Il boato delle esplosioni si è propagato, dunque, scuotendo le coscienze ed alimentando, con un’eco senza fine, i valori di Giustizia e Legalità propugnati da questi eroi.
” i mafiosi nel progettare L’assassinio dei due magistrati non avevano previsto un aspetto decisivo – ha affermato il Presidente della Repubblica Mattarella – quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale non avevano previsto che l’insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti rafforzandosi oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell’affetto delle tante persone oneste”.
Nell’articolo un abstract del video