Doveva Crocetta fare pulizia, ché troppa è la sporcizia accumulata e penalizzante per l’economia dell’Isola. I suoi predecessori, nella stragrande maggioranza, si sono distinti per gli sprechi e i siciliani hanno e continuano a pagare gli effetti di una politica dissennata, che ha tolto il pane dalla bocca al popolo, parola andata in disuso ché viene più facile, in tema di fottere, dire “gente” o “cittadini”. Del resto, le rivoluzioni si sono sempre fatte in favore del popolo e, quindi, deve essere difeso.
Doveva fare pulizia anche nel settore della Formazione professionale, ma non, certamente, buttando l’acqua sporca con tutto il bambino.
Il bambino è il popolo di 3.ooo lavoratori della Formazione che perderanno il posto di lavoro. E’ una stima che si basa sulla nota a firma dell’assessore Scilabra e del dirigente generale alla Formazione Corsello, che prevede la riduzione del 15% del volume economico dei singoli progetti finanziati nell’annualità 2012 e nell’ambito FORGIO, oltre ad una drastica riduzione del 75% del monte ore dei percorsi formativi finanziati nell’ambito FAS.
La tegola sulla testa degli operatori della Formazione cade quando non percepiscono gli stipendi da mesi, pur prestando regolarmente servizio ogni giorno.
Gli sprechi del passato, dicevamo, vanno tagliati, ma un uomo, una risorsa umana è uno spreco? L’uomo, un pezzo del popolo, con le sue aspettative, le sue ansie, i suoi problemi, la sua famiglia è uno spreco?
Ci facciamo le domande e ci piacerebbe conoscere le risposte di Crocetta e della Scilabra. La rivoluzione, intanto, è servita nelle case e nelle famiglie dei lavoratori che non hanno più un futuro occupazionale.
Stiamo parlando di circa 3.000 uomini e donne trasformati in uno spreco da eliminare per sanare le casse regionali, mentre i privilegi e gli elevati costi della politica restano e resistono alle rivoluzioni.
Nel frattempo, non riusciamo a mettere in atto la rivoluzione iniziata con la nascita della Repubblica italiana.
“Dobbiamo essere una Repubblica all’altezza dell’articolo 1 della Costituzione – ha dichiarato recentemente Napolitano – Quel primo articolo ebbe grande significato, si discusse moltissimo in Assemblea costituente e si scelse questa dizione anziché l’altra ‘è una Repubblica dei lavoratori’. ‘Fondata sul lavoro’ è qualcosa di più, c’è un principio regolatore cui si devono uniformare tutti gli attori sociali e le rappresentanze politiche”.
Ma il Presidente Napolitano parla a sordi che non vogliono sentire.
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Formazione, mettiamoci d’accordo, la Regione predica occupazione e genera disperazione
By franco.pullara2 Minuti di lettura
2 commenti
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franco xchè nn pubblicano l’albo ad esaurimento del personale assunto a tempo indeterminato al 31/12/2008, xchè nn lo scrivi e ci dici chi nn lo vuole, sai negli enti di formazione quante assunzioni clientelari dopo il 2008 da parte di gestori degli enti e dei sindacalisti
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Sarà fatto.