di Daniele Morgante
Gli echi sono quelli di Minneapolis, di Washington DC, di Londra, di Bruxelles, di Parigi o New York. Sembrava una realtà difficilmente immaginabile qui, in Italia, in Sicilia, dove i nostri problemi li conosciamo, sappiamo delle ingiustizie, sappiamo delle differenze. Le istituzioni hanno sempre fatto molto per abbattere il mostro dell’inuguaglianza: integrazione, convivenza, opportunità. Eppure non è bastato ad impedire un caso di violenza da parte delle forze dell’ordine anche in provincia di Agrigento.
L’inchiesta ha presto raggiunto carattere nazionale, diffusa dai maggiori organi di stampa ed informazione del Paese. Il video, ripreso di nascosto, dell’ispettore della polizia di stato che obbliga due giovani ospiti della struttura di accoglienza di contrada Ciavolotta, a Favara, a schiaffeggiarsi a vicenda umiliandosi ha velocemente fatto il giro del web.
In merito all’accaduto il PM Baravelli avrebbe già aperto inchiesta ufficiale ed iscritto nel registro degli indagati l’ispettore coinvolto nell’accaduto, accusato di abuso dei mezzi di correzione dopo aver schiaffeggiato due ospiti (uno dei quali anche minorenne) che avevano precedentemente tentato la fuga dalla struttura, intimandogli in seguito a schiaffeggiarsi a vicenda, sotto lo sguardo dei compagni con loro residenti nella medesima struttura.
Ad assistere alla scena anche altri agenti, ben visibili in video, nessuno dei quali ha però tentato di interrompere quanto stava avvenendo, con metodi assolutamente discutibili.
Una pagina cupa, un’altra, delle tante aperte negli ultimi tempi in merito alle violenze da parte delle forze dell’ordine.