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I consiglieri comunali di Ravanusa Carlisi e Sortino affrontano diverse problematiche che riguardano la Città.
“Un’amministrazione distratta come quella che ha amministrato negli ultimi anni – commentano i Sortino e Carlisi -non si era mai vista nel nostro paese, anche se possiamo immaginare il perché di questa distrazione “volontaria”, verso un’attenzione puntuale e precisa nel cercare di cementificare tutto ciò che tocca, tralasciando invece, tutti quei problemi per i quali, la maggior parte dei cittadini, aspettano risposte concrete.
“Non è cemento” la Consulta Comunale dei Disabili approvata dal Consiglio Comunale in data 20 Giugno 2017 ad un’unanimità. Le finalità di questa proposta sono tante e di fondamentale importanza, per rimuovere ogni ostacolo che limiti il diritto di cittadinanza, favorire ogni forma di integrazione all’interno della nostra società e permettere loro una vera autonomia. Ne abbiamo discusso quasi in ogni convocazione della commissione affari sociali; abbiamo constatato che hanno dato la loro disponibilità 12 cittadini, i quali si sarebbero dovuti convocare per eleggere tra loro i rappresentanti e un presidente e dar vita finalmente a questo importante organo. È stato un continuo scarico di responsabilità tra presidente di commissione, Sindaco e Assessore da due anni a questa parte, senza mai aver portato a termine questa richiesta. Giustamente questo può aspettare”.
“Non è cemento” l’eliminazione delle barriere architettoniche, la richiesta di finanziamenti, per i quali lo Stato ha stanziato diversi milioni di euro, per progettare e dare un segnale concreto di integrazione abbattendo un ostacolo che limita la libertà e l’uguaglianza dei cittadini. Giustamente questo può aspettare.
“Non è cemento” il monte Saraceno, dove da diversi anni si cerca di dare la giusta rilevanza che merita, portandolo ad essere centro di attrazione turistica. Sono tanti i cittadini, le associazioni e i movimenti politici che hanno provato con grande passione a promuovere il sito archeologico, mettendo a risalto non solo la bellezza esteriore che la natura ci ha donato, ma anche e soprattutto l’importanza storica che lo contraddistingue, cercando di attirare l’attenzione non solo dei nostri cittadini, bensì quella di paesi limitrofi e turisti.
“La domanda che possiamo e dobbiamo porci è che fine ha fatto la convenzione stipulata tra l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento e il Comune di Ravanusa e deliberata successivamente in consiglio Comunale per gestire, mantenere, promuovere e valorizzare i beni culturali in un circuito turistico ottimale? Ad oggi, nessuna risposta. Giustamente questo può aspettare”.
“Noi ci auguriamo che questi amministratori, prima o poi riescano a togliere questo cuore di cemento e riescano invece a costruire una reale anima di civiltà, di prosperità e di attenzione verso i più deboli del nostro paese”.
“Anche se molti interventi non portano voti, siamo certi che ci aiuterebbero a vivere meglio e a costruire, insieme, ancora una volta, un futuro migliore per le nuove generazioni, improntato da un profondo spirito solidale”.