La città di Favara non ha potuto rendere il giusto omaggio a Lorena Quaranta la laureanda in medicina vittima di femminicidio lo scorso marzo da parte del suo fidanzato.
Non aveva potuto partecipare alle esequie perché il funerale, proprio per le restrizioni legate al covid-19 si è tenuto in forma privata con solo i suoi familiari; non ha potuto neanche partecipare ieri sera alla Santa messa di suffragio e la scopertura della Panchina Rossa dedicata a Lei e a tutte le vittime di femminicidio, in quanto la manifestazione è stata annullata.
L’omaggio a Lorena era stato preparato in tutti i particolari dai familiari con l’adesione e la partecipazione dell’Amministrazione comunale, dell’università di Messina con la presenza del Rettore e di diversi colleghi Medici di Lorena, e di altre associazioni presenti sul territorio.
Dopo aver dato il consenso alla manifestazione la Questura di Agrigento ha però, poche ore prima che tutto accadesse, annullato l’ordinanza di autorizzazione per la manifestazione che aveva già rilasciato. Manifestazione che era stata leggermente modificata poiché la messa di suffragio non poteva più essere celebrata in Madrice a seguito dell’incendio che ha distrutto l’organo, per cui i familiari avevano comunicato di aver cambiato la chiesa mentre tutto il resto rimaneva invariato.
Variazione che unitamente ”al risalto mediatico” avrebbe fatto cambierà parere alla Questura che scrive: ”Al riguardo si ritiene che il sito prescelto non sia idoneo a garantire il distanziamento sociale imposto dalle recenti direttive anticovid circa l’elevato numero di persone che dovrebbero prendere parte all’evento. Peraltro, le tragiche circostanze in cui ha perso la vita la figlia Lorena potrebbero richiamare la presenza di ulteriori persone, oltre quelle già indicate nel preavviso anche alla luce del risalto mediatico che ne hanno dato gli organi di informazione e stampa. Tutto ciò premesso, si ritiene che la manifestazione non possa avere luogo”.
Dolore ma anche rabbia è stata manifestata con diversi post su Facebook e sui social per la mancata manifestazione in ricordo di Lorena e la scopertura della Panchina Rossa contro il femminicidio, che con amore è stata realizzata dinnanzi alla biblioteca comunale Barone Mendola, in Piazza Cavour. Anche perché contemporaneamente gli stessi social erano invasi da foto e filmati che ritraevano via Roma a Porto Empedocle e via Atenea ad Agrigento affollate e senza alcun distanziamento sociale, come temuto invece per Favara, per le manifestazioni legate al ricordo ad Andrea Camilleri.
La manifestazione a Favara non si è tenuta così come la Messa in suffragio, ma in diversi ieri sera spontaneamente si sono avvicinati all’installazione che ricorda Lorena e con lei le vittime di femminicidio per renderle omaggio e magari aspettare tempi migliori affinché si possa tenere una pubblica manifestazione ufficiale per ricordare ed omaggiare Lei e tute le Donne vittime di femminicidio.