Non è la prima volta che l’ex sindaco Rosario Manganella e il consigliere comunale Calogero Castronovo si trovano a combattere una battaglia per la tessere con il PD. Nel Febbraio 2016 unitamente all’allora consigliere comunale Gaetano Caramazza e all’assessore comunale Sara Chianetta si erano visti rifiutare la tessa dalla Commissione elettorale del Partito che a Favara era retto da Carmelo Vitello.
Adesso il contenzioso si ripete ma la motivazione sembra da attribuire anche a problematiche procedurali (non solo di divergenza se non proprio scontro politico) in quanto il sistema di tesseramento per il 2019 adottato dal PD prevede una iscrizione on line che Manganella e Castronovo non sono riusciti a formalizzare e sembra neanche a risolvere con i vertici del PD siciliano.
Da qui la lunga nota indirizzata al segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti e a quello siciliano Antony Barbagallo. “Siamo un vecchio militante, oltre 60 gli anni di militanza sommati a quelli trascorsi nel P. C. I. ed un compagno con una lunga militanza di circa 20 anni e ti scriviamo perché ci sentiamo vittime del diniego dell’iscrizione al P. D”. Nella nota i due fanno un escursus della loro militanza partendo da quando Manganella era segretario di giovani comunisti fino alla sua ultima esperienza di sindaco, intercalata da quella si assessore provinciale, dirigente di partito, candidato in più occasione e da presidente del Consorzio del Voltano. Castronovo, invece, ricorda che da tre legislature, 15 anni, è consigliere comunale.
Manganella e Castronovo nel descrivere il PD in Sicilia parlano di “guerre per bande volte solo al tentativo di gestione correntizia” di “mazzette di tessere che si muovono da una componente all’altra” che hanno portato al blocco dei congressi ed al tesseramento on line che non è stato certo la panacea di tutti i mali. Proprio il tesseramento on line sembra avere escluso Manganella e Castronovo che si sono visti esclusi dal ricevere la tessera del PD in quanto proprio con il sistema on line non hanno potuto rinnovare l’iscrizione.
“Risultato finale: siamo rimasti senza tessera , né possiamo accettare la logica che possiamo sempre richiedere la tessera 2020. Non ci siamo. Vogliamo prima quella del 2019 che ci è stata abusivamente negata. Ho telefonato -ben 5 volte al commissario per la Sicilia Alberto Lo Sacco – scrive Manganella – il quale, a nostro avviso, ha sottovalutato le mie ragioni. Nei nostri confronti e nei riguardi di tanti compagni, sono stati usati un abuso ed una ingiustizia, per cui riteniamo che non ci sono le condizioni per restare dentro il partito”.
In ragione di ciò chiedono l’autorevole intervento di Zingaretti per “avere ridato ciò che ci è stato ingiustamente tolto”, se ciò non fosse Manganella e Castronovo comunicano di uscire dal P. D. “Lasciare il P. D. ci dispiace molto, ma, a questo punto, lo facciamo si con amarezza, ma con ferma determinazione”.