L’incontro nasce dalla necessita di iniziare a parlare dell’elezioni amministrative che interesseranno Favara il prossimo anno. Il 2021, infatti, scade il mandato della sindaca Anna Alba e della sua amministrazione monocolore targata Movimento 5 Stelle, per cui si avverte già nell’aria e si sentono sempre più forti i rumors che annunciano l’avvio della campagna elettorale per la conquista di Palazzo di città.
Disinvolto padrone di casa Antonio Palumbo il quale, fin da subito dopo le amministrative del 2016 che lo avevano visto candidato a sindaco riportando una bella affermazione, ha iniziato a lavorare per costruire un percorso con confronti e interlocuzioni che dovrebbero sfociare con la nascita di un progetto unitario che riesca a coinvolgere e soprattutto convincere più soggetti. Un confronto libero e non legato a schemi particolari che, come detto, è stato voluto da Antonio Palumbo che è pur sempre il segretario provinciale di Rifondazione comunista, per cui rivolto certamente a associazioni, movimenti, liberi soggetti che in ogni caso orbitano o comunque hanno idee politiche e visioni amministrative che si possono coniugare con questa parte politica.
In primo piano i problemi attuali di Favara. Si è parlato della città che la sindaca Anna Alba ha ereditato, di quella che era la sua visione amministrativa ed i suoi propositi elettorali e di quello che in realtà è stato fatto o non fatto, ma soprattutto della Favara che dopo 5 anni di amministrazione pentastellata andrà a rilevare il nuovo sindaco. L’incontro di giovedì a Palazzo Cafisi, nel pieno rispetto delle direttive antipandemiche (all’ingresso era presente uno scanner per il rilievo della temperatura, le mascherine e gel igienizzante) ha voluto rappresentare un primo quadro d’insieme. Un inizio di confronto multiplo dopo le interlocuzioni più o meno personali e le famose foto scattate sulla panchina allocata nel distributore di carburanti, sede di lavoro di Antonio Palumbo.
Un inizio di confronto per costruire un progetto credibile ma anche una squadra credibile e competente che dovrà affrontare e risolvere le problematiche e ricostruire “una nuova città che adesso è in macerie”. Credibilità del progetto ma anche dei soggetti che lo propongono e lo dovrebbero attuare. “E’ assurdo che a ricoprire gli importanti e vitali ruoli di consigliere comunale o assessore siano soggetti che non hanno la minima conoscenza degli elementi fondamentali di cosa vuol dire un atto deliberativo, o qualsiasi azione amministrativa”. Lo ha detto l’ex sindaco Mimmo Russello che ha anche invitato il prossimo sindaco a fornirsi, figuratamente, di giubbotto antiproiettile prima di salire le scale del Municipio, tanto la situazione è esplosiva.
Dagli interventi dei tanti che hanno accolto l’invito, volti conosciuti, esponenti di partito, “vecchi” e navigati politici e tanti ragazzi e ragazze, impegnati in associazioni culturali, di volontariato e comunque interessati a dare il proprio contributo per la propria città, si è cercato di capire se gli sono le basi per poter iniziare un percorso comune, una strada maestra da seguire. L’impressione è stata positiva lo si leggeva chiaramente nel volto di Antonio Palumbo che ha dato a tutti appuntamento a settembre per iniziare a preparare e mettere nero su bianco il progetto ed il programma da sottoporre al città.