E’ stata una trattativa lunga e difficile, costellata da proteste, manifestazioni, scambio di accuse e perfino reciproche denunce penali ma alla fine l’accordo c’è: il bando per la seconda annualità dell’avviso 20 potrà decollare.
E’ stato firmato nel tardo pomeriggio anche dagli Enti di Formazione professionale il documento che nella notte aveva passato il vaglio dei sindacati. L’ultima perplessità rimanente riguardava proprio gli enti. Secondo le parti sociali, infatti, il piano Scilabra, anche come modificato dal Presidente Crocetta, non avrebbe stoppato le procedure di licenziamento. per questo i sindacati avevano subordinato l’operatività del piano firmato intorno all’una di notte alla condivisione anche da parte degli Enti.
Una sorta di “assicurazione”, un modo per garantire i lavoratori ed evitare che la riduzione delle risorse regionali ricadesse solo e soltanto sui lavoratori. la firma degli enti è arrivata, così, nel tardo pomeriggio. I segretari generali della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro e della Flc regionale, Giusto Scozzaro, la commentano positivamente. “Gli Enti – dicono dalla cgil – si sono impegnati a mantenere i livelli occupazionali con i finanziamenti stabiliti”.
Ma la novità è anche un’altra. E’ stata, infatti, decisa l’istituzione di un tavolo tecnico di concertazione trilaterale (regione, sindacati ed enti) per risolvere eventuali problematiche occupazionali che potranno presentarsi nel corso della seconda annualità.
“Il governo, inoltre, su richiesta della Flc – dicono ancora dalla cgil -si è impegnato a farsi carico di formulare una proposta di offerta formativa per la provincia di Caltanissetta, rimasta esclusa nella prima annualità”.
“Si fanno passi avanti significativi sulla strada della riforma- scrivono Pagliaro e Scozzaro– e contemporaneamente sono assicurati i livelli occupazionali, scongiurando una pesante crisi sociale”.
“Occorre adesso che la Regione investa su azioni innovative: dalla riqualificazione del personale a una generale ammodernamento del sistema con l’introduzione di regole che facciano valere il principio di responsabilità – dicono – a partire dalla stessa Regione e dagli enti. Questo è ciò che è mancato e che ha determinato lo sfascio del sistema. E’ cruciale che la regione acquisisca la capacità di gestione delle procedure imposte dall’Ue”.
Le parti hanno stabilito di insediare un tavolo di monitoraggio sulla riforma, altro elemento che Cgil e Flc giudicano positivo e che si aggiunge alla task force per lo sblocco degli stipendi
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