Senza Limiti Onlus
L’assistenza ad una persona disabile non può essere pregiudicata dall’inerzia dell’Ente Locale.
Il tema dell’assistenza alle persone con disabilità è sempre attuale e purtroppo troppe volte demandato ai Tribunali, che sono chiamati a garantire ai disabili una parità che, sistematicamente, la P.A. non gli accorda.
Per questo oggi il Presidente dell’Associazione “SenzaLimiti Onlus” Antonio Sorce manifesta tutta la sua personale soddisfazione per l’esito del giudizio di appello che vedeva contrapposti una disabile grave ed il Comune di Favara.
La vicenda era incentrata sull’esistenza di un obbligo in capo al Comune di approntare la necessaria assistenza al disabile, nella misura vagliata nel PAI.
La disabile denunciava di non avere ricevuto assistenza per l’anno 2018 e di avere dovuto sostenere con risorse proprie le spese per l’assistente; nonostante il Comune avesse ricevuto risorse dedicate.
Per i Giudice della Corte di Appello di Palermo, l’omissione immotivata ed ingiustificata del Comune di Favara costituisce “discriminazione” in danno del soggetto svantaggiato “paralizzandone la possibilità di migliorare le condizioni di vita familiare e sociale, a prescindere dalla circostanza che la medesima abbia, nel frattempo, provveduto con proprie risorse a far fronte alle sue necessarie esigenze sanitarie, o fruisca di altri emolumenti di natura previdenziale o assistenziale”.
Secondo il condivisibile pronunciamento della Corte, il Comune doveva attivarsi per compiere tutti gli adempimenti necessari all’attuazione del PAI, anche in ragione delle “risorse economiche ricevute a tale scopo (v. decreto n. 344 del 30.10.2017 dell’Ass.to alle autonomie locali e alla funzione pubblica)”.
Sulla scorta di tali considerazioni, quindi, i giudici di appello condannano il Comune di Favara “all’erogazione della richiesta prestazione assistenziale in forma indiretta attraverso il trasferimento monetario” oltre al pagamento delle spese legali per i due gradi di giudizio.
La sentenza richiama alle responsabilità del Comune come imposte dalle L. 328/2000 e L.R. 4/2017 e, finalmente, riconosce che l’erogazione delle prestazioni possa avvenire anche con trasferimenti diretti alla persona disabile, nel rispetto dei Piani Assistenziali Individualizzati che sono stati, finora, lettera morta.
Una battaglia di civiltà a difesa delle persone più fragili che registra una delle sue più importanti vittorie.
Una battaglia condotta in prima persona dal Presidente Sorce, anche e soprattutto contro l’atteggiamento ostile ed accanito del Comune che sui disabili dimostra di avere scarsa sensibilità e che adesso, si auspica, voglia inaugurare una stagione di fattivo dialogo nel superiore interesse delle fasce più deboli.
E rivolge un invito a tutte le persone che a causa di una disabilità fisica o psichica vivono nel disagio: “fate sentire la vostra voce”.
La disabile era assistita dagli Avv.ti Maria Luisa Butticè e Rosario Pendolino del Foro di Agrigento.