Il maestro Piscopo si è battuto con tutte le sue forze perché le musiche dei barbieri diventino patrimonio dell’umanità così com’è avvenuto con il fado in Portogallo.
Maurizio Piscopo dice che tutto quello che sa l’ha appreso da un barbiere di Favara mastro Agostino che aveva il salone in piazza Cavour. “Un giorno il barbiere mi vide piangere, racconta il maestro Piscopo, che nella vita avrebbe voluto fare il couturiere per signora il sarto dell’alta moda per vivere a Parigi. Il mio sarto in una partita a zichinetta aveva perduto il locale, gli specchi, le poltrone, i vestiti ed aveva promesso che se avesse perso quella partita sarebbe andato in America con il piroscafo. Era una giornata di pioggia e le campane suonavano a morto. Il sarto fumò l’ultima sigaretta della giornata, guardò il cielo che non prometteva nulla di buono e disse:-“ Con le carte mi potrò rifare, per la morte c’è tempo”! Mastro Agostino con gentilezza mi fece entrare nel suo salone e suonò una sua composizione al mandolino che mi colpì al cuore. Era una specie di ninna nanna che descriveva un mondo poetico e lontano, quello di un carrettiere che al suono delle cianciane si addormenta e il suo cavallo che conosce la strada l’accompagna fino alla porta di casa con il tintinnio delle cianciane. Questa ed altre storie il maestro Piscopo le ha custodite gelosamente e si è battuto con tutte le sue forze perché le musiche dei barbieri diventino patrimonio dell’umanità così come il fado in Portogallo. Per questo suo amore per il mondo dei barbieri, il prossimo 30 settembre il decano dei barbieri siciliani, Franco Alfonso consegnerà a Maurizio Piscopo una simbolica laurea della barba in Serenate e Suonate Popolari. Tra bicchierini di rosolio di Favara, cannoli di Lercara, taralli di Racalmuto e fichidindia di Roccapalumba, Piscopo terrà la sua “lezio magistralis” sui barbieri che partivano per la lontana Merica e con gli amici di sempre terrà un concertino per fisarmonica, chitarra, e mandolino.
Con questa laurea Piscopo potrà continuare a suonare la fisarmonica in tutti i saloni della Sicilia, come quando le barberie erano il cuore antico del mondo.