Lorena Quaranta, la ragazza di Favara studentessa dell’Università di Messina vittima di femminicidio nei mesi scorsi è dottoressa in Medicina e Chirurgia. Questa mattina le è stata conferita la Laurea alla memoria durante una commovente cerimonia trasmessa in diretta streaming sulla pagina facebook dell’Ateneo della città dello Stretto e condivisa anche da Siciliaonpress.
La tesi di Lorena, intitolata “Immunodeficienze selettive: la candidiasi mucocutanea cronica”, è stata valutata da una commissione presieduta dal Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, che è stato anche correlatore, e composta dai professori Carmelo Damiano Salpietro (relatore), Giovanna Spatari, Giovanni Raimondo, Sergio Baldari, Eugenio Cucinotta, Edoardo Spina e Giusy Cotroneo e dal Presidente dell’Ordine dei Medici locale, dott. Giacomo Caudo.
Alla Cerimonia erano presenti, tra gli altri, i Prorettori e i Direttori di Dipartimento, il Procuratore aggiunto della Procura di Messina, dott.ssa Giovannella Scaminaci, il Prefetto di Messina, S. E. dott.ssa Maria Carmela Librizzi, la dott.ssa Maria Andaloro, ideatrice della campagna “Posto occupato” e la Presidente del Comitato Unico di Garanzia d’Ateneo, prof.ssa Concetta Parrinello.
Il professor Carmelo Damiano Salpietro ha tracciato un profilo di Lorena ricordando alcuni episodi della sua frequenza universitaria e come aveva scelto l’argomento della sua tesi che è stata discussa in aula dall’amica e collega di Lorena Vittoria Patorno.. La pergamena della Laurea in Medicina e Chirurgia con il punteggio di 110/110 e lode, è stata consegnata dal Rettore dell’università Cuzzocrea nelle mani di papà e mamma, presenti alla cerimonia unitamente ai fratelli e sorella di Lorena, cerimonia conclusa con un lungo applsuso.
Numerosissime sono state le richieste di partecipazione da parte di colleghi di corso di Lorena, ma le richieste sono state accolte solo in parte a causa dell’emergenza in corso, anche per questo l’Università di Messina ha predisposto la diretta streaming della seduta di laurea, consentendo comunque la presenza contingentata nel rispetto delle normative anti-covid, a 75 studenti che sono stati suddivisi tra l’Aula Magna, l’Accademia peloritana e l’Aula Cannizzaro