Tra chi fa informazione in città, Zorro è senza dubbio il più bravo. Il giornalista mascherato ormai è entrato nella storia di Favara. Con la sua penna lotta contro lo strapotere del Palazzo e in favore della favela. Incarna perfettamente il ruolo del cavaliere mascherato, amato dalla gente che aspetta i suoi articoli, temuto e odiato dall’amministrazione e dalla stragrande maggioranza dei consiglieri comunali.
Fare vero giornalismo, specie a Favara, significa porsi contro la propaganda dell’informazione ufficiale, fornire una diversa ricostruzione dei fatti, svelare i rapporti di potere e gli interessi che avrebbero determinato sia l’ordine degli eventi, che la loro eventuale distorta narrazione.
Dietro c’è un lavoro di ricerca di fonti, ricerca di documenti, approfondimenti, verifiche, per poi tirare le conclusioni.
Zorro questo lavoro lo fa fino in fondo.
Con le dovute eccezioni, nessuno è contro per partito preso. Cittadini e giornalisti, loderemmo il governo della città e lo difenderemmo se fosse meritevole di tutela, ma non lo è ed è bene che qualcuno se ne faccia una ragione.
Ai favaresi, il particolare personaggio sta benissimo in versione integrale. Sono i politici che vogliono smascherarlo per distruggerlo. Conoscerlo è il loro tormentone, non ci dormono la notte. Adesso, ve lo dico io chi è. Anzi, ve lo faccio dire da Peppe Moscato, uno tra i tanti ad essere sospettato di esserlo. “Non è solo Zorro quello che indossa la maschera, Zorro è anche dentro di noi, Zorro lo siamo o lo vorremmo essere anche noi”.
