Giorno 27 dicembre, denominato v-day, è iniziata la campagna di vaccinazione anti-Covid simultaneamente in tutti i Paesi UE
Tuttavia sono molti gli italiani che nutrono dubbi e preoccupazioni in relazione ad un vaccino approntato in così breve tempo.
Ad alimentare le titubanze le varianti del virus: le cd. mutazioni inglese, sudafricana e, in ultimo, italiana.
Al fine di dissipare le nubi che si ammassano nelle menti, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha pubblicato le FAQ (Frequently Asked Question), ovvero le Domande poste frequentemente con le relative risposte.
Che cos’è? A cosa serve? Chi può farlo?
Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è diretto a “prevenire” la contrazione del virus Sars-Cov-2 nei soggetti dai 16 anni in su.
Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19.
Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.
Come viene somministrato? Quante somministrazioni sono necessarie?
Sono previste due dosi, da somministrare tramite iniezione, in genere nel muscolo della parte superiore del braccio, distanziate l’una dall’altra di 21 giorni.
Come agisce?
Il vaccino contrasta la diffusione della proteina Spike, responsabile della proliferazione del virus nelle cellule, nell’organismo impedendo, in tal modo, il dilagare dell’infezione.
Esso, inoltre, attiva le cellule T che insegnano al sistema immunitario a riconoscere e contrastare il virus.
Il vaccino, quindi, non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike. Se, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare nuovamente in contatto con il SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo.
L’mRNA del vaccino non resta nell’organismo ma si degrada poco dopo la vaccinazione.
Rapidità nella produzione equivale a contrazione della sperimentazione?
E’ risaputo che i tempi medi per produrre un vaccino sono anni e anni, mentre quello anti-Covid è stato prodotto e distribuito in pochissimo tempo, sorge spontaneo, quindi, chiedersi se “il vaccino sia sicuro”.
L’AIFA assicura che non è stata saltata nessuna fase, né di ricerca né di sperimentazione, relativa a testare efficacia e sicurezza del vaccino.
E’ stato possibile terminare gli studi contro il coronavirus in tempi brevi grazie alla partecipazione di un numero di persone ben maggiore rispetto a quello usuale nella fase di sperimentazione e ricerca ed, inoltre, ci si è potuti avvalere degli studi condotti da molti anni sui vaccini a Rna.
Quanto è efficace il vaccino ?
La sua efficacia è pari al 95% con omogeneità di risultato per etnie e fasce d’età (fermo restando che può essere somministrato a partire dai 16 anni)
La protezione è efficace subito?
No, l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose.
Quanto dura la sua efficacia?
La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere compresa tra i 9 e i 12 mesi.
Il vaccino può provocare la malattia COVID-19 o altre alterazioni genetiche?
Il vaccino non utilizza virus attivi, ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici.
Non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò il vaccino non può causare malattie.
L’mRNA del vaccino come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule si degrada naturalmente dopo pochi giorni nella persona che lo riceve.
La vaccinazione blocca la trasmissione del virus?
Non si ha ancora la certezza che il vaccino protegga dalla trasmissione dell’infezione e che, quindi, impedisca la trasmissione di esso da asintomatici.
Da ciò discende che dovrà continuare a farsi uso di mascherine, gel, distanziamento…per proteggere gli altri.
Chi esegue la prima dose con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), può fare la seconda con un altro vaccino anti Covid-19, qualora disponibile?
Non ci sono ancora dati sulla intercambiabilità tra diversi vaccini, per cui chi si sottopone alla vaccinazione alla prima dose con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), dovrà utilizzare il medesimo vaccino anche per la seconda dose.
Ci sono effetti collaterali?
Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000.
Quali reazioni avverse gravi sono state osservate durante la sperimentazione?
L’unica reazione avversa severa più frequente nei vaccinati che nel gruppo placebo è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Si tratta, comunque, di una patologia benigna che guarisce da sola.
Il vaccino sarà efficace anche contro le mutazioni del virus?
Nessuna della variazioni del virus ne ha alterato il comportamento. Si tratta in tutti i casi di mutazioni di proteine della superficie del virus. L’inefficacia appare improbabile.
Chi sviluppa una reazione alla somministrazione a chi lo può comunicare?
La segnalazione di una reazione alla somministrazione del vaccino può essere fatta al proprio medico di famiglia o alla ASL di appartenenza, così come per tutte le altre reazioni avverse a qualunque farmaco.
Inoltre, chiunque può segnalare una reazione avversa da vaccino utilizzando i moduli pubblicati sul sito AIFA: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Chi ha già avuto un’infezione da COVID-19 deve o può vaccinarsi?
La vaccinazione non contrasta con una precedente infezione da COVID-19, anzi potenzia la sua memoria immunitaria.
Coloro che hanno avuto una diagnosi di positività a COVID-19 non necessitano di una vaccinazione nella prima fase della campagna vaccinale, questa potrà essere considerata quando si avranno i dati concernenti durata della protezione immunitaria.
Le donne in gravidanza o che stanno allattando possono vaccinarsi?
I dati sull’uso del vaccino durante la gravidanza sono, ad oggi, molto limitati, tuttavia studi di laboratorio su modelli animali non hanno mostrato effetti dannosi in gravidanza. Il vaccino non è controindicato e non esclude le donne in gravidanza dalla vaccinazione, perché la gravidanza, soprattutto se combinata con altri fattori di rischio come il diabete, le malattie cardiovascolari e l’obesità, potrebbe renderle maggiormente a rischio di COVID-19 grave.
Non ci sono, al momento, studi sull’allattamento al seno ma, sulla base della plausibilità biologica, non sono previsti rischi che impediscano di continuare l’allattamento al seno.
In generale, l’uso del vaccino durante la gravidanza e l’allattamento dovrebbe essere deciso in stretta consultazione con un operatore sanitario dopo aver considerato i benefici e i rischi.
Le persone con malattie croniche, diabete, tumori, malattie cardiovascolari possono vaccinarsi?
Sono proprio queste le persone più a rischio CoV-2, alle quali si darà priorità nell’invito alla vaccinazione.
Chi ha fatto la vaccinazione anti influenzale da poco tempo può vaccinarsi contro il COVID-19?
Non vi sono dati sull’interferenza tra vaccinazione anti COVID-19 e altre vaccinazioni, tuttavia la natura del vaccinoCOVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) suggerisce che sia improbabile che interferisca con altri vaccini.
Quale misura precauzionale può adottarsi il distanziamento di un paio di settimane tra l’una e l’altra.
Quanto costa la vaccinazione?
La vaccinazione è gratuita per tutti.
È possibile vaccinarsi privatamente a pagamento?
“No, i vaccini disponibili attualmente saranno utilizzati soltanto nei presidi definiti dal Piano vaccini e non saranno disponibili nelle farmacie o nel mercato privato. È altamente sconsigliato cercare di procurarsi il vaccino per vie alternative o su internet. Questi canali non danno nessuna garanzia sulla qualità del prodotto, che potrebbe essere, oltre che inefficace, pericoloso per la salute.”
Che documenti sono richiesti per effettuare la vaccinazione?
Un documento di identità valido e la tessera sanitaria. Utile avere con sé anche l’eventuale documentazione sanitaria
Ci sarà vaccino per tutti?
Il Governo italiano, tramite le procedure europee, ha prenotato l’acquisto di oltre duecento milioni di dosi di vaccini anti COVID-19 da sei diversi produttori. Non ci sarà libera scelta su quale vaccino preferire: il vaccino disponibile al tempo e al luogo sarà offerto dai servizi vaccinali a parità di sicurezza ed efficacia.