Era la fine del mese di giugno 2020 quando la sindaca di Favara Anna Alba prese penna a calamaio e scrisse (si fa per dire in quanto in realtà si è trattato di una e-mail) alla Direzione delle Poste Italiane e al Prefetto di Agrigento per denunciare la grave situazione del servizio postale nella Citta dell’Agnello Pasquale
“Mi corre l’obbligo segnalare un grave disservizio ai danni della città di Favara – scriveva Anna Alba – in quanto, da troppo tempo, i miei concittadini sono stati privati dei servizi erogati dall’Ufficio Postale Favara 2 di Via Carlo Alberto. L’Ufficio ricade in un quartiere con una densità abitativa molto elevata e la chiusura ha comportato dei notevoli disagi a carico dell’utenza, tutt’ora persistenti, soprattutto in periodo di emergenza pandemica da Covid-19”.
Ora come allora l’utenza favarese sta vivendo un periodo di vera e propria passione con lunghe attese per accedere nell’ufficio postale centrale e nella sola succursale rimasta aperta, poiché da quasi un anno la succursale numero due (o casteddru) rimane chiusa.
Attualissimo quanto scriveva la sindaca nel giugno 2020, poiché la situazione non è migliorata di un solo millimetro. “Gli utenti, inevitabilmente, si sono riversati presso l’Ufficio Postale Favara Centro, in Piazza Cavour e dal Palazzo Comunale, quotidianamente, si vedono scene di assembramenti con tantissime persone in fila, in attesa del proprio turno”. Stessa situazione che si vede nella succursale di Corso Vittorio Veneto presa letteralmente d’assalto con centinaia di utenti in coda. “Nella qualità di massima autorità sanitaria cittadina ho fatto il possibile, a volte anche l’impossibile, per cercare di contrastare il diffondersi del contagio e la diffusione del coronavirus nel territorio comunale, tuttavia, la chiusura dell’U.P. Favara 2 operata da Poste Italiane, ha comportato, inevitabilmente, un notevole incremento dei rischi a carico dell’utenza”.
Come non condividere e confermare quanto scritto da Anna Alba, ripetiamo attualissimo. “Tra l’altro, questa chiusura, contravviene alle disposizioni sull’obbligo di assicurare ai cittadini tutti i servizi essenziali, bancari, postali, assicurativi e finanziari in piena sicurezza, da un lato vengono anticipati i pagamenti mensili delle pensioni per evitare il diffondersi del virus e dall’altro viene notevolmente incrementata l’utenza a carico dell’U.P. Favara Centro, che produce l’effetto opposto”.
Questo era ed è il quadro della grave situazione a fronte della quale, l’Amministrazione comunale di Favara chiedeva alle Poste Italiane Spa, nel giugno 2020 “di provvedere, con urgenza, alla riapertura dell’U.P. Favara 2″.
Proprio ieri il nostro direttore Franco Pullara ha scritto un articolo che evidenziava come situazione non sia per niente cambiata, anzi in questi giorni sembra peggiorare con “fogli di turno” con 320 nomi in lista. Questa mattina abbiamo cercato di contattare telefonicamente l’ufficio stampa delle Poste Italiane di Palermo, senza riscontro, per cui abbiamo inoltrato una email per sapere la posizione di Poste Italiane Spa, chiedendo il perchè la succursale è chiusa da un anno e non riapre, perché non ci sono più sportelli aperti nelle altre sedi, insomma il pensiero ufficiale di Poste Italiane sulla situazione di Favara. Attendiamo!