La popolazione scolastica di Favara, in piena pandemia, è chiamata a scrivere una importante pagina di educazione civica. Inizia domani lo screening, predisposto dall’Asp e coordinato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con gli Istituti Comprensivi, per verificare la situazione epidemiologica in città.
È un momento critico quello che stiamo vivendo a Favara come nel resto del mondo. Un virus silente continua a far alzare il numero dei contagi ed, in attesa di una capillare vaccinazione, siamo costretti a convivere tra mascherine, gel e distanziamento fisico. Siamo in zona rossa. Abbiamo oltre 70 positivi nel paese. Da giorni sono sospese le attività didattiche in presenza e per un ritorno prossimo auspicabile nelle aule è fondamentale conoscere i dati del monitoraggio. E quindi è importantissima una massiccia presenza nei punti dei Drive in collocati in viale Ambrosini.
Più docenti ed alunni effettueranno il tampone e più il sindaco Anna Alba avrà elementi per decidere se far suonare già da lunedì la campanella con maggiore sicurezza. Il turno per il nostro Istituto è previsto per giovedì mattina. In questa fase, per volontà della Regione Siciliana, i sanitari faranno il tampone ad alunni di primaria e secondaria di I grado ed al corpo docente. Maestri e prof andranno in massa ad eseguire il test. E si profila anche una numerosa partecipazione delle famiglie che hanno registrato sul sito dell’Asp i propri figli.
Noi ci auspichiamo che Favara e la comunità scolastica del nostro Istituto diano un segnale forte e di aiuto alle misure di contrasto al Covid. È una forma di rispetto per chi ci sta accanto, è una opportunità anche di crescita e di maturità per i nostri ragazzi, segnati da questa pandemia ma che potranno ricordarsi di aver dato il proprio contributo in questo momento particolare. Occorre un piccolo sacrificio: recarsi in auto e sottoporsi ad un piccolo solletico nasale che dura alcuni secondi. È una piccolissima cosa rispetto a quello che negli Ospedali medici e infermieri compiono da marzo scorso. Quindi non consideriamo il tampone un semplice test statistico e volontario ma un obbligo morale. Che ci farà stare bene e più tranquilli.
Giuseppe Piscopo