Ieri, l’intervista del nostro giornale a Marco Zambuto, assessore regionale Enti Locali, ha spazzato via qualsiasi ipotesi di rinvio delle votazioni per il rinnovo delle amministrative ad eccezione di un eventuale peggioramento della situazione sanitaria nella nostra Isola.
Si vota. E noi speriamo che ce la caviamo cercando da cittadini di non ripetere gli errori del passato, sforzandoci di scegliere persone preparate e competenti, piuttosto del parente e dell’amico arrivato primo a bussare le nostre porte, senza un minimo di preparazione nel campo amministrativo e politico.
Gli addetti ai lavori sono già all’opera nella preparazione delle liste e già si conoscono alcuni nomi di possibili candidati a sindaco.
Questa volta dovremmo rivoluzionare il concetto di “fare politica”. Mi spiego meglio. Sicuramente avete avuto l’occasione di ascoltare la frase “vado a fare politica”, quando l’attore intende nel suo fare politica, esclusivamente, l’andare a bussare alle porte dei parenti e degli amici alla ricerca di consensi. Dopo tanto penare sarebbe arrivato il momento di bussare alle porte e parlare di Favara, dei problemi della città, delle soluzioni. Convinceteci e facciamoci convincere dalle proposte e dalla credibilità dei “richiedenti” voto.
La democrazia metterà nelle mani degli elettori il futuro della nostra città, non sprechiamo l’opportunità. Così come non chiamiamo il parente e l’amico nel suo mestiere e nella sua professione se non lo riteniamo capace di risolvere i nostri problemi, allo stesso modo non votiamoli per fare loro una cortesia. Il voto non è una cortesia, non è un favore fatto in attesa di essere ricambiato. Cerchiamo di capire in tempo i motivi reali del loro scendere in campo, eviteremo così che i prossimi 5 anni siano di passione.
Dovevo dirlo e l’ho detto per l’amore che ho per Favara che mi spinge e spinge la squadra di SiciliaOnPress a tenere acceso il faro dell’informazione sul quotidiano cittadino.
La prossima competizione, che si terrà, molto probabilmente, tra la fine del prossimo mese di maggio e l’inizio di giugno, comporterà da parte della redazione un notevole lavoro che speriamo si svolga in serenità e santa pace, nel rispetto dei ruoli, loro i politici e noi i giornalisti. Rispetteremo tutte le regole e saremo pronti a correggere gli eventuali nostri errori. Sicuramente, noi saremo con e per la città.