Il Rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2017, meglio conosciuto come conto consuntivo, è stato approvato per il rotto della cuffia dal Consiglio comunale di Favara.
La votazione, infatti, ha registrato 8 SI e 5 NO, ovvero il minimo indispensabile dei consiglieri comunali per rendere valida la seduta, cioè la metà più uno dell’assise che è composta da 24 consiglieri.
In realtà i consiglieri comunali che avevano risposto presente all’appello, chiamato qualche minuto prima dal Presidente Salvatore Di Naro, sono stati molto di più. Soltanto che all’atto della votazione del Conto consuntivo, che come più volte abbiamo detto non ha solo una valenza finanziaria ma anche politica sulla gestione dall’amministrazione in carica, sono usciti dall’aula.
Un “fuggi fuggi” che stava causando la caduta della seduta e quindi la non approvazione dell’atto deliberativo, per mancanza di numero legale, se non fosse stato per il ritorno in aula del consigliere comunale Sergio Caramazza che, assente alla “prima chiama” per dirla con il termine in uso al Senato, è rientrato votando NO ,garantendo quindi il numero legale e la validità della votazione. 8 SI: Failla, Sanfratello, Nobile, Fallea, Liotta, Caramazza Leonardo, Lentini e Di Naro. 5 NO: Maglio, Mossuto, Chiapparo Castronovo Rossana e Sergio Caramazza.
Ad inizio di seduta il Consiglio comunale ha approvato la mozione presentata dal consigliere Carmelo Costa (su richiesta dell’associazione LiberArci) , che impegna l’Amministrazione comunale a iscrivere la città di Favara all’Anagrafe antifascista istituita dal Comune di Stazzema e condividere i principi della cosiddetta “CARTA DI STAZZEMA” che promuove “un mondo senza guerre, terrore e forme di oppressione; un futuro migliore, di progresso sostenibile, bellezza e civiltà; la fiducia nell’uomo e nelle sue potenzialità, nella ragione, nella cultura”.
Il numero legale per l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri è venuto a mancare durante la discussione per l’approvazione dello Schema di Statuto dell’Azione Speciale Consortile del Servizio Idrico Integrato. Dopo l’intervento critico da parte della consigliera Marili Chiapparo il vicepresidente Nobile ha chiesto la verifica del numero legale con la seduta che cadeva. Scontata anche l’assenza dei consiglieri all’aggiornamento ad un’ora, per cui la seduta è rimandata a questa sera alle ore 19.