Dopo il Consiglio dei ministri, previsto per le 15:00 e iniziato in ritardo di un’ora per sciogliere il nodo della “cancellazione delle cartelle antecedenti il 2015”, il Premier Draghi ha, inusualmente parlato in conferenza stampa in diretta da palazzo Chigi, per presentare il pacchetto di misure del Decreto sostegni.
” È – ha affermato -una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori; è una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare. I pagamenti partiranno il prossimo 8 aprile, entro la fine del mese arriveranno 11 miliardi di euro”.
“Siamo consapevoli – ha aggiunto Draghi – che si tratta di un intervento parziale e per questo” c’è l’ipotesi di “un secondo stanziamento ad Aprile.
“Il nostro obiettivo è dare più soldi possibile a più gente possibile nel più breve tempo possibile”, ha proseguito.
11 miliardi nell’economia nel mese di aprile
Il presidente del Consiglio ha ufficializzato l’addio ai codici Ateco, assicurando pagamenti più rapidi. L’Ufficio delle Entrate mette a disposizione una piattaforma per i pagamenti a fine mese, i pagamenti inizieranno l’8 aprile per chi avrà fatto domanda, quindi 11 miliardi, secondo le previsioni, entreranno nell’economia nel mese di aprile”.
“Sulle imprese – ha proseguito il premier – c’è una parte destinata al ristoro o indennizzo delle imprese che operano nella montagna, molte poste di questo decreto sono indirizzate al turismo e c’è un provvedimento molto importante per gli autonomi per tutti i lavoratori inclusi i lavoratori del settore agricolo, con decontribuzione da due miliardi e mezzo, abbiamo aggiunto un miliardo e mezzo al miliardo precedentemente stanziato”.
Ministro dell’economia Daniele Franco : il decreto ristori si articola in “Cinque linee d’intervento”
Dopo il premier Draghi è intervenuto il ministro dell’Economia, Daniele Franco: “Il decreto legge si muove su margini di bilancio definiti dallo scostamento”. Si articola in 5 linee di intervento”: imprese, interventi di sostegno al lavoro e contrasto alla povertà, salute e sicurezza.
Poi ci sono interventi per istruzione, turismo e agricoltura. Per le imprese è previsto, come misura principale, “il contributo a fondo perduto per le partite Iva: una platea potenziale di 5,7 milioni di soggetti. L’agenzia delle Entrate stima che saranno 3 milioni i soggetti che riceveranno fondi, in media per 3.700 euro a soggetto”. Per il lavoro e il contrasto alla povertà il dl prevede una spesa di 8 miliardi.
Stanziati, inoltre, “5 miliardi per vaccini e salute” dei quali, 2,8 miliardi sono destinati all’acquisto di vaccini e farmaci poi ci sono i fondi utilizzati per la logistica.
C’è un intervento per creare un fondo per la produzione di vaccini in Italia .
La “quarta linea d’azione è per gli enti decentrati: vi sono trasferimenti volti a compensarli per le perdite di gettito che hanno subito e a sostenere il trasporto pubblico locale”;
L’ultima linea di intervento- ha concluso- riguarda i fondi “gestiti direttamente dai ministeri, nel campo dell’istruzione, della cultura, del sostegno alle filiere agricole, alle forze di polizia e per una serie di settori con crisi particolari”.
Il ministro Andrea Orlando, in conferenza stampa, ha affermato:
Il decreto legge sostegno prevede ”un importante intervento sulla povertà: sono previste ulteriori 3 mensilità di reddito d’emergenza e il rifinanziamento del reddito cittadinanza, non perché siano cambiate le norme ma perché è aumentato il numero di persone che ne ha diritto per un valore di un miliardo di euro
Cancellazione delle cartelle
Disposta la cancellazione delle vecchie cartelle, ma solo con un reddito Irpef che non superi i 30mila euro.
Il colpo di spugna cancellerà le cartelle fino al 2011. La maggioranza chiedeva di coprire un periodo più ampio periodo 2000-2015 e , dopo un braccio di ferro in Ddm durato alcune ore, si è raggiunto questo accordo: fino al 2015, la cancellazione dovrebbe essere legata alla riforma per l’efficientamento del sistema della riscossione.
Settore turistico
Il decreto Sostegni stanzia 1,7 miliardi per il settore turistico boccheggiante a causa del Covid.
700 milioni vanno al fondo ‘Montagna; 900 milioni sono destinati ai lavoratori stagionali agli autonomi del turismo e ai termali e 100 milioni sono stanziati per le fiere.
In aggiunta al settore turismo viene destinata anche una quota parte del maxi Fondo da 200 milioni per le imprese della ristorazione nei centri storici e la ristorazione specializzata per eventi privati e quota parte dei 10 miliardi assegnati al Fondo perduto.
Digitale
Il decreto prevede lo stanziamento di 35 milioni di euro per potenziare il digitale nelle Regioni del Sud e consentire un corretto svolgimento della Dad. Queste risorse sono destinate all’acquisto di dispositivi e strumenti digitali individuali e per assicurare una connettività di dati illimitata, da concedere in comodato d’uso agli studenti meno abbienti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Ministro della cultura Franceschini: “Oltre un miliardo per la Cultura”
“Il decreto legge Sostegni contiene importanti misure per il mondo della cultura, che aggiungono oltre un miliardo di euro alle risorse finora stanziate per sostenere un settore duramente colpito dalla pandemia. Spettacolo, cinema e musei sono in grande sofferenza per la perdurante chiusura imposta dalle misure di contenimento del contagio e meritano ogni sostegno, perché esprimono parte notevole della nostra identità”.
“In particolare- precisa Franceschini- con oltre 200 milioni di euro, verrà devoluta una indennità straordinaria di 2.400 euro a tutti i lavoratori dello spettacolo, con una platea di beneficiari allargata.
Oltre agli artisti e alle maestranze con almeno sette giornate lavorative e un reddito inferiore ai 35.000 euro, ne usufruiranno anche coloro che, con almeno trenta giornate lavorative, abbiano un reddito inferiore ai 75.000 euro e non a 50.000 a differenza delle precedenti erogazioni .
“Inoltre 400 milioni di euro andranno ad alimentare i fondi di emergenza esistenti.
“È stata poi prorogata fino al 31 dicembre 2021 la sospensione delle procedure autorizzative da parte delle Soprintendenze per tavolini di bar, caffetterie e attività di ristorazione. Nell’insieme delle misure a sostegno della cultura, infine, vanno annoverate la quota parte degli 11 miliardi di euro stanziati in favore delle partite IVA destinata a operatori e lavoratori autonomi del settore e la proroga delle diverse forme di cassa integrazione, che andranno al sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti del comparto culturale e dello spettacolo.