Aperta la nuova stagione del Castello Chiaramonte

 Valentina Piscopo
E’ stata ufficialmente inaugurata ieri pomeriggio alle 18.00, con una conferenza stampa, la nuova stagione culturale del Castello Chiaramonte di Favara. In una gremita Sala del Collare, una frase sovrastava tutti i presenti : “ Il vento del cambiamento soffia su Favara. Un vento che nessuno può fermare”. E, di fatto, davvero alla velocità di un tornado, il notaio Andrea Bartoli , all’indomani della nomina a Direttore artistico del Maniero Medievale, instancabilmente ha lavorato per realizzate tutto ciò. Ma la vera forza vitale è da ricercare nei numerosi giovani volontari dell’ Associazione F.U.N, acronimo di Favara Urban Network, fautori del progetto. Tra le antiche e spigolose forme del Castello è possibile visitare le tre diverse mostre: Architettura a bassa definizione,ad opera di Marco Navarra; Esterni (public design); Agricoltura urbana, a cura di Manfredi Leone.
Presenti , anche, un intervento installativo nella corte del Castello, curato da Giuseppe Guerrera, il recupero e la trasformazione del giardino interno a cura di Fausta Occhipinti, la biglietteria e lo spazio per i bambini pensati da Salvator-John Liotta, uno spazio di micro ristoro progettato da Lillo Giglia, interventi del collettivo di autocostruzione “Dettofatto”, le residenze per colombi curate da Filippo Leonardi,  l’installazione “Le Sacre duPrintemps” nella cappella del castello di Vanessa Alessi e, in collaborazione con la Fondazione Bartoli-Felter, l’installazione temporanea di Fabio Melosu e tanto altro ancora. Il Sindaco di Favara, Rosario Manganella,  ha voluto ricordare Armando Giglia, collaboratore prezioso di Farm Cultural Park morto prematuramente il 14 febbraio 2013, conferendo il Premio Benemerenza  alla famiglia del giovane concittadino che, volenteroso, desiderava  ridisegnare i contorni di Favara.

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