“Gli eredi legittimi – scrive l’avvocato Carmelo Palumbo al sindaco, giorno 8 aprile 2013 – del loro compianto congiunto Farruggia Pasquale, N.H. noto artista, quale apprezzato pittore della nostra Cittadina, hanno maturato la volontà di recedere dal contratto in oggetto.
La volontà che proclamano è direttamente intrecciata alla condotta tenuta dal Comune di Favara, attraverso i suoi organi interni.
Risulta, infatti, che da diverse settimane i quadri non sono esposti nel luogo stabilito, e senza alcuna preventiva comunicazione.
Inoltre, già nel passato, senza alcuna preventiva comunicazione, i quadri sono stati accantonati in un angolo, senza pulizia, senza alcuna guardiania alla merce anche degli strafottenti”.
Prima di continuare a citare le carte degli avvocati a fronte, manco a dirlo, di nemmeno una parola di risposta da parte dell’amministrazione, facciamo qualche passo indietro nel tempo, quando con delibera della Giunta comunale del 31 Luglio 2003 si è concretizzato il comodato d’uso per venti anni voluto dal maestro Farruggia in favore della sua città, a condizione che avvenisse l’esposizione delle tele, preferibilmente, nel Castello o nelle sale di rappresentanza.
Per la cronaca, le opere hanno trovato adeguato spazio in una sala del Castello fino a qualche settimana fa, quando sono state tolte e accantonate per fare spazio al progetto di Favara Urban Network.
Già nell’Aprile 2006, gli eredi preoccupati sulla sorte delle tele chiedevano all’amministrazione del tempo che ne “venisse curata – scrive l’avvocato Palumbo – la custodia e la conservazione; il rispetto dell’uso pattuito; la stipulata di una polizza di assicurazione per furto, incendio e danneggiamento, sia discendente da fatto naturale che da colpa o dolo del personale dipendente del Comune e/o da parte di terzi, con una garanzia risarcitoria di € 3.000,00 per ogni singola opera e per un totale di € 60.000,00; che venisse riconosciuta esplicitamente la facoltà degli eredi, di esigere, in caso di violazione delle superiori condizioni da parte del Comune comodatario, la immediata restituzione delle suddette opere con contestuale rinuncia da parte del Comune ad ogni azione di tutela per l’ anticipata restituzione; l’immediata comunicazione agli eredi di fatti inerenti a deterioramenti, incuria e danni alle opere, ancor prima che lo stesso Comune provveda di sua iniziativa.
Su tutte le condizioni appena specificate, gli eredi richiedono una formale risposta di piena assunzione di responsabilità da parte del Comune di Favara entro il termine di 20 gg. dal ricevimento della presente”.
Il Comune, dicevamo, non ha mai risposto.
Adesso gli eredi diffidano attraverso il loro nuovo legale, avvocato Antonio Giudice, l’amministrazione al rispetto della volontà del maestro Farruggia che ha voluto donare per venti anni le sue opere ai favaresi e chiedono, viceversa, la restituzione delle tele.
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Stop al comodato per 20 anni in favore del Comune delle 20 tele dell’artista Farruggia
By franco.pullara3 Minuti di lettura
1 commento
una brutta pagina per favara, mentre il volontariato emerge per le belle iniziative di riqualificazione del territorio, la politica riesce bene solo a distruggere quanto di positivo sa esprimere la sua gente