Lo Stato è anche l’amministrazione comunale, ma i favaresi vittime di inauditi disservizi non osano pensare che la guida amministrativa locale sia lo Stato, si rifiutano, e allora la saltano e prefigurano nel Prefetto e nella Magistratura le istituzioni che tutelano realmente gli interessi dei cittadini. Del resto, la stessa politica, dopo aver rotto il giocattolo, corre ai ripari tirando per la giacca il Rappresentante del Governo nazionale in Provincia.
L’avvocato Giuseppe Di Miceli il 9 aprile scorso aveva posto alla Prefettura e alla Procura della Repubblica le particolari problematiche. Oggi ritorna a rappresentare sempre agli stessi destinatari “il sentimento di abbandono di un popolo, quello Favarese, che esprimeva tutta la sua preoccupazione per l’atteggiamento delle Istituzioni Locali a trovare una soluzione al dramma ambientale e salutare, in cui versa la Città di Favara per la mancata raccolta dei rifiuti, da parte degli Operatori Ecologici che protestavano per il fatto di non ricevere lo stipendio dovuto. Questa circostanza nonostante vada avanti da più di un anno, che ha generato il danno Ambientale in parola e che ha trovato l’erogazione solo degli acconti, garantendo un servizio a singhiozzo, solo grazie all’intervento diplomatico della Prefettura, come quello intercorso in questi giorni”.
“Proprio per quest’ultimo intervento, ed in considerazione della dichiarazione del Presidente della Regione Sicilia di Zona Rossa del territorio comunale di Favara per la pandemia in atto, ha fatto si che gli stessi operatori interrompessero il proprio sciopero ancor prima che gli fosse erogato il dovuto, dando respiro ad una cittadinanza stremata sia dalla pandemia che dai rifiuti”.
“Bene, anzi benissimo, le Maggiori Istituzioni – continua Di Miceli – hanno fatto sentire la loro presenza nel territorio e gli Operatori Ecologici e i Cittadini si sono subito attivati per contrastare, insieme, il disagio patito”.
Adesso si spera “che la controversia tra l’Amministrazione del Comune di Favara e l’ATI che gestisce il servizio di raccolta – conclude – non sia solo un problema rinviato”.
Lo Stato è a Favara anche l’amministrazione comunale, ma recentemente, tre mesi fa, sette anni fa e in troppe occasioni più datate a liberare la città dai rifiuti e la popolazione dall’umiliazione è la Prefettura. Ci vuole poco a tirare le dovute conclusioni.