Lettera aperta al Governo Italiano, presieduto dal Dott. Mario Draghi.
Giovanni Graceffa Imprenditore Edile.
Egregio Dott. Mario Draghi, sono un imprenditore del settore edile. Opero nella Provincia di Agrigento con una impresa edile che opera esclusivamente nel campo dell’edilizia privata.
Voglio esprimere la mia grande preoccupazione per le notizie che circolano a mezzo stampa secondo le quali l’attuale Governo, da Lei presieduto, non avrebbe intenzione di prorogare il #Superbonus del #110%, così come suggerito dai due rami del Parlamento.
Lo ritengo un grave errore di valutazione. Infatti il Superbonus impatta in maniera importante sulla TRANSIZIONE Ecologica. TRANSIZIONE ECOLOGICA PUNTO DI FORZA DEL PROGRAMMA DI QUESTO GOVERNO.
Infatti il Superbonus permette ai cittadini di rendere la loro casa efficiente dal punto di vista energetico, che tradotto vuol dire minore consumo di energia e consente anche di migliorare il benessere abitativo di edifici anche datati ed energivori.
Il Superbonus ha anche un altro vantaggio, quello estetico che renderà le nostre città più belle per via del rifacimento dei prospetti esterni, il vestito dell’abitazione.
Da non trascurare il ritorno economico per le casse dei Comuni e dello Stato. Infatti molti piccoli abusi potrebbero essere sanati portando liquidità nelle esauste casse dei Comuni.
Ma dal mio punto di vista, quale è quello di imprenditore edile, con una impresa storica della provincia di Agrigento che dopo un periodo molto lungo ai limiti della sopravvivenza con un piede in terapia intensiva (imprenditorialmente parlando) iniziava a vedere la luce in fondo al tunnel, ora arrivano da parte del governo italiano notizie che ci tarpano nuovamente le ali dopo aver ricominciato a respirare senza maschera d’ossigeno.
Infatti l’apertura di nuovi cantieri vedeva la programmazione di nuove assunzioni che avrebbero portato diverse famiglie ad avere uno stipendio sicuro e introiti che come sostituto di imposta avrei versato ogni giorno 16 del mese nelle casse dello Stato Italiano.
Ancora, per il nostro tramite sarebbe stato garantito anche l’emersione di parecchia manodopera edile a “nero”, piaga sociale dei nostri territori e non solo.
Chiedo pertanto ai nostri politici di fare pressione sul Governo Italiano di rivedere le sue posizioni e, in prima istanza, prorogare almeno fino al 31 Dicembre 2023 il Superbonus 110%, ed in seconda istanza, magari revisionando le aliquote renderlo strutturale.
Ringrazio chi vorrà condividere questa mia lettera aperta, nella speranza che possa arrivare a qualche membro del governo italiano.