Gaetano Scorsone
È già trascorso un anno e ci ritroviamo ancora contingentati per la non superata emergenza sanitaria. Nonostante tutto le attività del Gruppo Legalità di Favara sono andate avanti tanto da mettere a punto un articolato programma per quella che sarà la XIII Edizione della Festa della Legalità cittadina.
Così, grazie al rinnovato impegno profuso da parte di quanti non hanno mai smesso di credere nell’importanza della legalità per una sana e sostenibile crescita socio-culturale, la XIII Edizione della Festa della Legalità a Favara potrà puntualmente svolgersi, sia pur in versione digitale, dal 3 al 7 maggio, sulle rispettive piattaforme streaming messe gentilmente a disposizione da Favaraweb e SiciliaOnPress, due fra le più conosciute ed apprezzate testate giornalistiche del web.
Raccogliendo le principali sigle del variegato universo Associativo, del Volontariato e dei Centri di Studio e Culturali, le Scuole di ogni ordine e grado, le Istituzioni e la Chiesa locali, la manifestazione -divenuta un atteso appuntamento cittadino- si prefigge lo scopo di offrire stimolanti occasioni di riflessione, di dibattito e di approfondimenti culturali per una più diffusa e partecipata cultura del rispetto delle buone regole del vivere civile, della cittadinanza attiva e di un più alto e consapevole senso di responsabilità.
Con incontri giornalieri da remoto, si svilupperanno aspetti e si affronteranno tematiche appositamente selezionate per la valenza formativa nell’ambito di spazi digitali giornalieri della durata di 1 ora circa.
Nel programma potranno cogliersi compiutamente i diversi ambiti in cui ci si è mossi per la realizzazione della variegata offerta presentata. Si spazia dalla violenza di genere alle pari opportunità, temi affrontati e approfonditi dal Centro Culturale “R. Guttuso”, dalla Compagnia Teatrale “L’uno completa l’altro”, da Fabaria Donna, dalla Consulta Giovanile Cittadina, dall’Istituto Studi e Ricerca “Calogero Marrone” insieme all’A.N.P.I. di Favara, all’Associazione Antiraket e Antiusura “In Movimento per la Legalità”; non tralasciando la “Salute” e la “Cultura” e i relativi loro intrecci con la Legalità, come sviluppato dalla Casa Editrice Medinova; integrando la passione per i motori con l’educazione stradale, il valore della vita, l’importanza della condivisione e dell’integrazione, così come proposto dal C.A.M.E. dei Templi e dal loro Trofeo legato alla memoria di Gaetano Tuzzolino e Gaetano Parello, due splendide persone che hanno offerto una grande testimonianza di impegno civile e di fraterna solidarietà; e ancora, espressioni di ringraziamento e gratitudine all’Arma dei Carabinieri affidate ad un manufatto magistralmente realizzato da Art & Glass dei F.lli Antonio e Ignazio Patti S.n.c. e donato alla locale Tenenza con la regia dell’Area Padre Pino Puglisi del C.P.C. di Favara; approfondimenti sulla Libertà e la Giustizia in percorsi di Legalità, grazie all’Istituto Studi e Ricerca “Calogero Marrone” insieme all’A.N.P.I. di Favara, all’Associazione Antiraket e Antiusura “In Movimento per la Legalità”; il ricordo di eroine della Legalità con degli estratti video dall’opera teatrale “Anime che si chiamano” ; momenti di preghiera come la Messa cittadina sulla legalità; riflessioni su modelli di impegno civile spinti all’estremo sacrificio e alla Santità, come proposto dall’Unitré Empedocle con la ricerca su Padre Pino Puglisi e Angelo Rosario Livatino; espressioni di creatività, impegno e alto senso civico elaborate dalle Scuole cittadine come l’I.C. “G. Guarino”, l’Ist. Comp. “Falcone Borsellino”, il Liceo Scientifico “M.L.King”; momenti di sano orgoglio civico e di sentita memoria come il conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista Massimo Pullara e la consegna della Targa “Salvatore Cucchiara”; cerimoniali celebrativi ed elogiativi come la scopertura della maxi tela che l’Accademia Arte, Cultura e Legalità ha dedicato alla Magistratura e il passaggio dello Stendardo della Legalità dall’I.I.S.S. “E. Fermi” al Gruppo Comunale AIDO di Favara “N. Papa”; attestati di ringraziamento con la consegna di pergamene all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Agrigento, all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Agrigento, agli Operatori Socio Sanitari dell’AIPOSS, ASOSS e FIOSS nel ruolo di Madrine della manifestazione e a quanti si sono particolarmente distinti per ruoli, servizi, impegno.
Il tutto sotto l’egida dell’Amministrazione Comunale rappresentata dall’Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità, Miriam Mignemi, sempre presente e sensibile ad assecondare, integrare e sostenere qualsiasi evento proposto e finalizzato all’ulteriore arricchimento della manifestazione. Anche quest’anno a presentare, soprattutto i momenti ufficiali, la giornalista Valentina Piscopo ormai decana della manifestazione alla quale riesce sempre a conferire ritmo, brio e linearità espositiva. Nella giornata di apertura previsto il saluto di Autorità Istituzionali. Tutto sembra essere stato ottimizzato nei vari aspetti per un suo buon svolgimento. L’emozione è grande così come grande è la condivisa soddisfazione di aver operato tutti, insieme, per il bene della nostra città e per aver tentato di ribadire ancora più intensamente, sia pur in versione digitale, la volontà di crescita e sviluppo secondo il virtuoso orientamento alla legalità e a quei principi e valori con cui la legalità interagisce generando armonia, civiltà e progresso. Un ulteriore passo in avanti che vuol dimostrare come si possano ben costruire eventi, programmi e progetti vivendo la propria individualità /identità non in maniera esclusiva, restrittiva o pretestuosamente ostativa, bensì nella più virtuosa e produttiva versione inclusiva, collaborativa ed entusiasticamente partecipativa. Ecco perché questa nota vuole anche essere un invito a mettersi in gioco rivolto a quanti ancora permangono in una sorta di statica quiescenza pur essendo depositari di talenti e/o capacità che non aspettano altro che di essere liberati e messi al servizio del Bene di Favara, ovvero, di tutti noi comunità, famiglia di famiglie, popolo in cammino verso un futuro facilmente realizzabile perché sostenuto da un passato di cui andare fieri e costruito in un presente che deve essere sanato da tutte le sofferenze, le incongruenze e le distorsioni in cui non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo più identificarci. Sperare conforta. Collaborare esorta. Agire trasporta.