Massimo Centineo
A Favara si è iniziata l’eliminazione delle erbacce…
È il titolo che introduce la notizia data dal direttore di SiciliaOnPress, Franco Pullara; che aggiunge: “ci voli a cippuddra pi ardiri l’occhi”.
Se posso permettermi, caro direttore, io aggiungerei anche: “un n’accuntintamu cchiù!”.
Un servizio, quello dei rifiuti che, nel particolare preso della discerbatura, risulta essere profondamente scadente o forse meglio dire mai esistito. Tutto ciò ha bisogno di controlli costanti e non da attuare solo adesso! Con un’intenzione da parte dell’assessore Maggiore sbagliata: non ha lei la delega sui rifiuti, che appartiene invece all’assessore Bennica e non è lei che dovrebbe vigilare sul servizio, bensì personale incaricato e retribuito proprio per fare questo!
Ma poi, le erbacce da togliere nei marciapiedi e nei bordi delle strade urbane, vengono tolte rispettando le norme e utilizzando gli opportuni dispositivi di protezione individuali, sia per l’operatore che per tutelare i pedoni e gli oggetti? Nel vedere le foto pubblicate, pare di no. È mancante il segnalamento temporaneo, non viene tutelata la sicurezza dei pedoni, non vengono attuate le dovute ordinanze affinché si tengano libere le strade durante la fase di lavoro, non si utilizzano attrezzi adeguati per evitare l’inquinamento acustico dentro il centro urbano, gli operatori non indossano gli opportuni dispositivi di protezione individuale imposte dalle normative vigenti.
Caro direttore, mi pongo personalmente io stesso una domanda: Cosa farei, vista l’attuale circostanza dei fatti? Visto che le ditte che gestiscono il discerbamento della città non sono in grado di operare correttamente, gli toglierei immediatamente il servizio passandolo a gestione Comunale. Ma così gli operatori verranno licenziati! Ma non è colpa del Comune, è colpa delle ditte che non forniscono il corretto sevizio alla città! Aggiungo, visto che ci siamo: la nostra città è sempre sporca perché gli operatori sono costretti a scioperare in quanto non percepiscono regolarmente lo stipendio. Questo succede, perché? Perché il Comune non incassa la Tari e perché buona parte dei cittadini non paga le bollette. E allora, perché non fare effettuare il servizio della riscossione direttamente alle ditte che si aggiudicano l’appalto, cosicché c’è in questo modo più interesse a riscuotere la tassa? È forse più comodo lasciare le cose come sono? Tanto poi i soldi si trovano sempre, ma con sempre il problema irrisolto dei stipendi in ritardo che ledono la dignità di questi lavoratori lasciati sempre tra l’incudine ed il martello e con una città sempre sporca e da oramai troppo tempo abbandonata.