Rivendicazioni inascoltate, atti propedeutici per l’assunzione non predisposti, maggiore e gravoso carico di lavoro, termine ultimo per procedere all’assunzione che si avvicina a inesorabilmente.
Sono questi i presupposti, scaturiti a seguito dell’assemblea celebrata lo scorso 10 giugno, che hanno indotto i lavoratori a tempo determinato che prestano la loro attività Part-Time presso il Comune di Favara, a chiede alle Organizzazioni sindacali di proclamare lo Stato di agitazione.
Nel corso dei primi mesi del 2021 sono intercorse diverse interlocuzioni ed incontri tra l’Amministrazione e le Oorganizzazioni Sindacali UIL, CISL, CSA, e la RSU, nel corso delle quali era stata prospettata una soluzione per la stabilizzazione che sembrava percorribile. “Tuttavia, ad oggi, nonostante l’espressa volontà, a parole, di soluzione della vertenza – si legge in una nota sindacale – non sono stati prodotti da parte dell’Amministrazione gli atti propedeutici alla procedura di assunzione a tempo indeterminato”. I Sindacati rappresentano, inoltre, che “la Dotazione Organica del Comune di Favara è ridotta a “lumicino” a causa dei numerosi pensionamenti avvenuti in questi ultimissimi anni, e che l’attività svolta in precedenza dai dipendenti, oggi posti in quiescenza, ricade e si aggiunge al carico di lavoro sostenuto dai Lavoratori a tempo determinato”.
Di queste tematiche si parlerà mercoledì 23 giugno in un confronto con i sindacati, sulla programmazione del fabbisogno di personale, indetto dall’Amministrazione comunale di Favara. “Tuttavia – scrivono i segretari provinciali delle tre Organizzazioni sindacali Danile, Parello e Caruso – essendo il 31 dicembre 2021 il termine ultimo per procedere alla stabilizzazione, riteniamo che sia necessario proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori e la contestuale richiesta alla Prefettura, dell’apertura di un tavolo di raffreddamento”. I sindacati non escludono che “Trascorsi i tempi previsti, giusta la vigente normativa, senza alcun riscontro, si procederà all’indizione di una giornata di sciopero”.