Il prossimo 13 agosto avrebbe compiuto 105, era nata a Favara nel 1916, nonna Vincenza Trupia è morta ieri mattina circondata dall’affetto dei figli, nipoti e pronipoti fino alla quinta generazione.
Sposata con Diego Todaro, un bel matrimonio all’antica che si è tenuto nella chiesa di San Vito, con l’abito da sposa cucito direttamente dalla sorella che era una eccellente sartina, Vincenza Trupia è stata una donna semplice ma forte. Assieme al marito sono riusciti a mettere su una splendida famiglia, dalla loro unione sono nati 5 figli Rosalia, Agata, Antonio e i gemelli Benedetta e Calogero. E quindi 13 nipoti 18 pronipoti arrivati alla quinta generazione. Nonna Vincenza Trupia per 12 giorni, dopo la morte della signora Gaetana Licata, è stata la donna più anziana di Favara. Oggi pomeriggio la celebrazione delle esequie nella Chiesa di San Giuseppe Artigiano.
Toccanti le parole di saluto scritte per Lei da uno dei nipoti Francesco Todaro.
“Le tue mani grandi e laboriose, che non sono mai state stanche, ci hanno insegnato a vivere. Come hai spigolato il grano dopo la mietitura nella tenutella di San Milasi, ci hai raccolto tutti in un grande fascio d’amore: figli, nipoti e pronipoti. Sei stata donna generativa ricca di sentimenti. I tuoi occhi bruni in realtà comunicavano il grande amore per la vita. Per questo la tua esistenza è stata così longeva, perché hai amato la vita più di tutto, dandoci l’esempio. Eredito da te questa ricchezza sperando di esser sempre degno di essa e soprattutto metterla sempre a frutto e tramandarla”.