Il Vescovo di Agrigento, Monsignor Alessandro Damiano, questa mattina ha visitato i locali dell’organizzazione di volontariato San Giuseppe Maria Tomasi.
L’organizzazione ha sede in Contrada Petrusa, ricadente in territorio di Agrigento, ma a poche centinaia di metri da Favara. Una realtà nata con lo scopo di offrire accoglienza, assistenza, consulenza ed informazione a tutti coloro che vivendo ai margini della società si trovano in temporaneo stato di bisogno.
Anche noi di Siciliaonpress abbiamo fatto questa piacevole scoperta, grazie a Carmelo un operatore dell’organizzazione, che ci ha invitati a far visita alle due strutture, ad accoglierci troviamo Don Vito Scilabra, la cui passione ed entusiasmo ci hanno coinvolto immediatamente.
Ma torniamo alla visita più importante, quella di Monsignor Damiano che a testimonianza dell’impegno di Don Vito e dei suoi ragazzi, ha voluto intrattenersi per una mattinata di festa, di fede e di ascolto.
L’organizzazione San Giuseppe Maria Tomasi, gratuitamente, si occupa di accogliere i detenuti in permesso premio e quanti devono scontare misure alternative (semilibertà, affidamento ai servizi sociali , detenzione domiciliare), i quali durante la loro permanenza vengono impegnati in attività di risocializzazione; accoglienza alla famiglie dei detenuti, O.D.V. garantisce accoglienza alle famiglie dei detenuti ristretti nella casa circondariale di Agrigento provenienti da luoghi diversi; corsi di alfabetizzazione della lingua italiana ed educazione civica, rivolti prevalentemente agli immigrati presenti nel territorio; corsi d’informatica; corsi di lingua e cultura araba; laboratorio di ceramica, rivolto ad anziani, immigrati, disabili psichici, detenuti ex tossicodipendenti; laboratorio di cucina e panificazione; sostegno psicologico a quanti necessitano supporto morale in momenti di difficoltà; assistenza e consulenza legale; sostegno alle donne vittime di violenza; progetto SIPROIMI Agrigento DM/DS, nell’ambito del sistema di protezione Internazionale e per i minori stranieri non accompagnati; CAS (Centro di accoglienza straordinaria) i beneficiari accolti sono migranti che scappano da guerre, da persecuzioni religiose, etniche o sessuali.