In un messaggio affidato all’avvocato Salvatore Pennica e pubblicato oggi dal quotidiano “La Repubblica” l’ex moglie di Totò Lupo, assassinato il pomeriggio di Ferragosto a Favara, esprime il suo dolore e la sua disperazione per l’accaduto e difende il padre Giuseppe Barba, tra i principali sospettati del delitto.
“Provo disperazione e dolore – dice Giusi Barba – sono madre di due ragazzi orfani e figlia di un padre che secondo gli inquirenti è sospettato di averli resi orfani”. Negli ultimi tempi, c’erano stati pesanti contrasti in famiglia dopo la separazione della coppia, ma l’ex moglie vuole allontanare tutti i sospetti. “Con mio marito non andavo d’accordo, ma volevamo superare i contrasti, per i figli. Mio padre ha cresciuto mio figlio, spero di riabbracciarlo e prego Dio di darmi la forza di resistere”
Domenica Giuseppe Barba, il suocero di Lupo, è stato sottoposto anche allo “stub”, per verificare se avesse sparato. Ma non è emerso nulla. L’inchiesta coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio, resta contro ignoti.
L’autopsia, effettuata ieri pomeriggio, ha confermato che Lupo è stato colpito alla testa e sotto la spalla destra dal killer che ha esploso 3 colpi di calibro 38. Gli inquirenti scavano negli affari di Salvatore Lupo, che gestiva diverse residenze per anziani in provincia di Agrigento, e anche un bed & breakfast. Negli ultimi mesi, era appunto alle prese con una dolorosa separazione dalla moglie, erano sorti pesanti contrasti economici sul patrimonio che si stavano cercando di superare tramite i propri legali di fiducia, gli avvocati Salvatore Pennnica per Barba e Domenico Russello per Lupo.