Raccontiamo ciò che al momento accade a Favara, ma la situazione è pressappoco identica in altre città dove l’utenza registra, all’appuntamento con la gestione pubblica, un peggioramento del servizio. Un pugno allo stomaco per la stragrande maggioranza della popolazione che ha creduto e crede nella gestione pubblica dell’acqua e che non può fare a meno di notare l’attuale peggioramento del servizio e di ricordare, nello stesso tempo, che nel 2007 con l’inizio della gestione privata si notò, nel giro di pochi giorni, un notevole miglioramento dello stesso.
Ad ogni modo la partenza, dopo un parto che dura da anni, non è stato certamente confortante sull’aspetto finanziario e sulle sue inevitabili ricadute nei bilanci comunali, che trascuriamo in questa occasione, e sulla distribuzione idrica della quale continuiamo ad occuparcene perché i disagi sono vissuti quotidianamente dai cittadini.
A Favara, dicevamo poco cambia in altre realtà, sono diversi i punti di rottura della rete idrica, sia di piccole fuoriuscite in strade secondarie o grandi emorragie in strade principali come via Aldo Moro. Ai danni sulla rete interna si aggiungono quelli della condotta di adduzione Aragona Favara, come recentemente documentato in un altro articolo grazie alla segnalazione di un nostro lettore di un guasto in Contrada San Benedetto.
Ormai è chiaro a tutti che il passaggio di competenze dalla fu Girgenti acque alla neonata AICA non è un fatto semplice ed indolore. Aiuta l’utenza la competenza e la professionalità delle maestranze. A Favara, per fare nomi e cognomi, l’erogazione, nonostante il ridotto arrivo di acqua nelle vasche comunali, è garantita con puntuale turnazione grazie al certosino lavoro fatto dalla squadra, responsabile, operai e tecnici, che si occupano del servizio. Lo riconoscono i cittadini e non è la “spazzolata” del giornalista.
Attraverso particolari manovre e lavorando sui tempi di erogazione riescono a mitigare gli effetti dello scarso approvvigionamento di circa 50 litri al secondo verso la città. Cosa diversa è riparare le perdenze. Quella di via Ungheria a Favara per esempio è stata segnalata per la prima volta il 15 di luglio e successivamente anche altre volte, ad oggi nulla. In pratica l’acqua si perde già nel tratto da Aragona a Favara, arrivata in città si perde nel colabrodo della rete idrica interna.
L’acqua che si perde viene pagata dall’utenza allo stesso modo di quella che arriva nei rubinetti di casa, mentre Aica dovrebbe provvedere nell’interesse dell’utenza e dell’ambiente. In sostituzione di Aica potrebbe intervenire il Comune ma quest’ultimo piange miseria e non può intervenire in costosi lavori di manutenzione.
In questo panorama negativo, uno dei primi adempimenti di Aica è quello di incaricare la ditta per spedire le bollette per il pagamento del servizio.
Incarico giusto e dovuto come lo sarebbe anche quello di affidare ad una o più ditte la riparazione delle perdenze sulle reti idriche.