Lillo Firetto
La Casa Natale di Luigi Pirandello è ancora chiusa. Trascorsa l’estate, non è stato staccato alcun biglietto.
Credo che anche l’amministrazione comunale al completo debba intervenire per chiedere a gran voce che sia consentita la visita almeno ai giardini, in cui si trova quella nuda pietra che per tutti è la tomba del grande drammaturgo.
Pur non conoscendo le ragioni di tali lungaggini, credo che la Regione, la Soprintendenza, il Parco Archeologico, debbano congiuntamente trovare soluzioni per consentire ai visitatori, ai turisti, agli studenti di apprezzare i luoghi del Caos, tanto amati da Luigi Pirandello. Sembra, peraltro, che i lavori, consegnati a gennaio 2021, e che dovevano durare tre mesi, non saranno ultimati neanche per fine anno. Il presidente della Regione, ad avvio lavori, aveva affermato nel merito che <<i musei regionali appaiono tristi e fuori dal tempo. Quello dedicato a Luigi Pirandello, in particolare, costituiva offesa al buon senso. Con i lavori che stiamo avviando realizzeremo uno spazio culturale all’avanguardia.>>
Strano è che il presidente non trovi altrettanto triste che i cancelli di questo luogo restino chiusi per tanti mesi lasciando tutti fuori, anche gli studiosi, i ricercatori e quanti altri giungono ad Agrigento per immergersi nei luoghi di Luigi Pirandello.