Nella “Giornata dedicata a Caravaggio” nomi di illustri relatori si sono susseguiti al convegno “Applicazione della Radiologia nell’Arte”, organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Agrigento (Omceo) e dalla commissione “Medicina e Cultura” coordinata da Salvatore Casà, svoltosi questa mattina al Dioscuri bay Palace a San Leone.
“A Palermo – spiega Santo Pitruzzella, presidente Omceo Agrigento – un team di specialisti si dedica alla diagnostica per immagini applicata all’arte. Il team è guidato dal professor Giuseppe Salerno, insignito dall’Unesco ‘Tesoro umano vivente’, che utilizza da 35 anni la sua professione per scoprire i segreti delle opere d’arte. La radiografia da decenni, e la Tac più recentemente, sono tecniche di indagine fondamentali per l’analisi non invasiva di opere d’arte sia a fini conservativi che per approfondimenti storici e artistici. Nonostante il ruolo della radiologia nell’arte sia considerato necessario tra le metodiche non invasive applicate all’archeologia, non rientra ancora tra quelle metodiche applicate di routine nella diagnostica artistica e archeologica. Sono, infatti, pochissimi i musei che dispongono di radiazioni autonome dedicate”.
I lavori sono stati introdotti dall’architetto Gabriella Pantalena: “L’idea – commenta – di un architetto che presenta due medici che parlano di arte all’Ordine dei medici, mi è sembrata una cosa bellissima”. Il collegamento tra Arte e Radiologia non può che suscitare curiosità, ma Giuseppe Imburgia, relatore, sottolinea: “C’è poco da stupirsi perché ogni opera, prima di essere esposta in un museo, viene indagata con i raggi x e le metodiche usate in medicina”.
“Descrivere con le parole come si utilizza la radiologia nell’arte ha dei grossi limiti – afferma il relatore Giuseppe Salerno – Il radiologo parla attraverso le immagini ed è proprio il vedere a darci l’esatta dimensione di ciò che consente l’applicazione di questa metodologia”.
Presente al convegno anche Franco Miccichè che, prima di essere sindaco di Agrigento, è medico.
“L’applicazione della radiologia nell’arte è importantissimo – dichiara – basti pensare che una Tac è un alleato formidabile per ottenere una mappa tridimensionale dell’opera d’arte, per decretarne l’originalità, lo stato di conservazione e anche la necessità di un intervento”.
Tra le relazioni dei dottori Giuseppe Imburgia e Giuseppe Salerno, infine, si sono alternati diversi interventi artistici che hanno emozionato il pubblico presente in sala.