Nonostante il mare in pessime condizioni con onde alte e con il vento a 30 nodi, aveva ugualmente deciso di fare il bagno, invogliato anche dalla mite temperatura. Ma le forti correnti lo hanno messo subito in difficoltà impedendogli di fare ritorno a riva.
È iniziata così la disavventura di un 64enne che ha deciso di fare il bagno nel mare di San Leone nonostante, come dicevamo, le pessime condizioni del mare. Ad accorgersi della difficoltà e a lanciare l’allarme al numero blu 1530 della Guardia Costiera è stata la figlia del 64enne che ha chiesto aiuto e l’intervento degli uomini della Capitaneria di porto.
La sala operativa della Guardia costiera di Porto Empedocle faceva subito uscire in mare una motovedetta e contemporaneamente una pattuglia a terra per gli immediati soccorsi. Ma le pessime condizioni del mare non consentivano agli uomini a terra di operare in sicurezza e di avventurarsi tra le onde. Nello stesso tempo anche il basso fondale e la vicinanza degli scogli, a causa della forte risacca, impedivano alla motovedetta di potersi avvicinare al punto dove l’uomo era in difficoltà. Bagnante che riusciva soltanto a rimanere a galla. Ma bisognava comunque fare presto e trovare il giusto modo per soccorrere l’uomo che iniziava a perdere le forze e a trovarsi in serie difficoltà. I militari della Guardia costiera decidevano così di soccorrerlo in una maniera insolita, ma sicuramente efficace. Grazie al lanciasagole usato per lanciare le cime per l’ormeggio, hanno lanciato all’indirizzo del bagnante una sagola, ovvero una corda, che l’uomo è riuscito a prendere aggrappandosi. La motovedetta si è così allontanata dai frangiflutti dove rischiava di schiantarsi, lanciando nel frattempo anche la ciambella di salvataggio alla quale l’uomo si è aggrappato, per poi essere issato sulla stessa motovedetta che lo ha portato in salvo.
Soccorso conclusosi positivamente grazie alla grande professionalità degli uomini del mare della Guardia costiera che hanno evitato il peggio per il 64enne.