di Giuseppe Maurizio Piscopo
Non succede tutti i giorni di incontrare un cardiologo pediatra che affronta temi di grande importanza che interessano non solo i bambini ma tutte le fasce della popolazione. In questa intervista di servizio, il Dottore Pierluigi Morreale risponde a cuore aperto alle domande sulla salute e agli interrogativi importanti ed attuali come le cardiopatie congenite, la vaccinazione dei più piccoli, l’uso di internet e dei telefonini dei bambini sin dai primi anni di vita e propone un sano di stile di vita e ci fa riflettere sulla prevenzione che è assolutamente necessaria. La salute è un bene primario e ognuno di noi deve collaborare per vivere meglio e più a lungo. Grazie al Dottore Morreale per questa intervista.
Quando ha scoperto che un giorno lei avrebbe fatto il medico?
Ho scoperto di voler fare il medico a 17 anni quando mio padre ebbe purtroppo un infarto con arresto cardiaco e fu salvato dal nostro medico di base dott. Raimondo Buscemi, che non smetterò mai di ringraziare, grazie a un massaggio cardiaco efficace. Prima di allora mai avrei immaginato di intraprendere questa carriera, ma in quel momento ho compreso l’importanza del nostro lavoro e il bene che può portare nella vita delle persone
Quali sono i problemi che deve affrontare un cardiologo pediatra con i bambini?
I problemi che deve affrontare un cardiologo pediatra sono molteplici e vanno dalla diagnosi delle cardiopatie che oggi viene fatta addirittura in utero durante la gravidanza grazie alla ecocardiografia fetale, fino alla gestione dei casi più complessi che necessitano spesso un approccio multidisciplinare.
Che cosa sono le cardiopatie congenite ?
Le cardiopatie congenite sono malformazioni semplici o complesse che interessano l’apparato cardiovascolare (il cuore e i grossi vasi) e chi si sviluppano nel feto durante la gravidanza. Queste malformazioni sono presenti alla nascita e possono essere classificate in semplici o complesse.
Le malformazioni congenite nel cuore e nei grossi vasi sono spesso incompatibili con la vita. Oggi possono essere curate con molte probabilità di successo. In che modo?
Alcune cardiopatie semplici e le complesse necessitano spesso un approccio chirurgico o interventistico emodinamico che può curare definitivamente la malformazione o migliorare sensibilmente la qualità di vita dei piccoli pazienti. Basti pensare ai difetti interatriali o interventricolari che possono essere oggi essere trattati con dispositivi che non richiedono l’intervento chirurgico convenzionale. Per le cardiopatie più complesse invece spesso sono necessari anche più interventi chirurgici risolutivi o palliativi.
Queste malformazioni si possono curare in Sicilia o bisogna andare in centri specializzati del nord?
In Sicilia abbiamo ottimi centri che si occupano di cardiologia pediatrica e cardiopatie congenite. Per la Sicilia occidentale si può fare riferimento al Reparto di Cardiologia Peditarica dell’ospedale dei Bambini dell’Arnas Civico Di Cristina dove opero attualmente. Per la Sicilia Orientale esistono centri a Catania, Messina e Taormina dove è anche presente la Cardiochirurgia Pediatrica che tratta le cardiopatie congenite dal punto di vista chirurgico. A breve, inoltre, anche presso la nostra azienda di Palermo sarà disponibile un nuovo reparto di cardiochirurgia pediatrica.
Che cosa sono le cardiopatie complesse?
Sono le malformazioni del cuore e dei grossi vasi che presentano più difetti della struttura del cuore contemporaneamente.
Quali sono le cause di queste patologie?
Ad oggi non è stata ancora identificata una causa precisa che determina lo sviluppo delle cardiopatie congenite. Alcune cardiopatie sono correlate all’utilizzo di farmaci o droghe in gravidanza. Molte cardiopatie si inseriscono nell’ambito di alterazioni e anomalie genetiche cromosomiche ( come ad esempio la sindrome di Down).
Come si fa la diagnosi e come si curano queste malformazioni?
La diagnosi oggi nella maggior parte dei casi si fa durante la visita cardiologica pediatrica che prevede anche l’esecuzione di un elettrocardiogramma e l’ecocardiografia. Alcune cardiopatie invece, necessitano ulteriori approfondimenti come il cateterismo cardiaco, la tac e la risonanza magnetica. La cura dipende dal tipo di cardiopatia. Alcune cardiopatie come ad esempio i difetti interventricolari, tendono a guarire spontaneamente, altre necessitano invece di terapia medica come ponte a un successivo intervento chirurgico, altre ancora, le più gravi spesso necessitano di trattamenti invasivi alla nascita o nei primi giorni di vita.
L’infarto acuto del miocardio, l’angina pectoris e l’ictus rappresentano le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia. Cosa possiamo fare per prevenirle?
La prevenzione delle patologie cardiovascolari passa per un corretto stile di vita che prevede ad esempio il regolare esercizio fisico, una dieta povera di grassi e di sale e ricca di fibre e l’abolizione del fumo di sigaretta. La prevenzione va fatta anche sottoponendosi a regolari controlli cardiologici che possono evidenziare, in fase precoce l’ipertensione arteriosa, eventuali malattie delle coronarie, delle arterie carotidi che, se non trattate correttamente, possono determinare infarti del miocardio e ictus cerebrale.
Perché l’opinione pubblica non ha ancora preso consapevolezza dei pericoli causate dalle patologie cardiovascolari?
Fino a quando il paziente non accusa sintomi in genere tende erroneamente a considerarsi sano. Le patologie cardiovascolari si manifestano spesso nelle decadi di vita più avanzate, tuttavia cominciano a svilupparsi negli anni precedenti, a causa di uno stile di vita sregolato fatto di sedentarietà, abusi alimentari, fumo di sigaretta. A mio avviso l’opinione pubblica non ha ancora preso consapevolezza dei pericoli in quanto manca una corretta informazione su questi temi che dovrebbe iniziare già nelle scuole. Le società scientifiche cardiologiche tentano di contrastare questa disinformazione con campagne di screening, prevenzione primaria e informazione, ma non basta.
Perché nelle donne c’è un ritardo di dieci anni rispetto agli uomini nelle malattie cardiovascolari?
Le donne sviluppano più tardivamente le patologie cardiovascolari grazie all’assetto ormonale che vige fino all’arrivo della menopausa. Dopo la menopausa infatti il rischio è uguale sia per le donne che per gli uomini.
I bambini e la salute è un tema di grande attualità. Esiste una scheda che segue il bambino dalla nascita fino all’ingresso a scuola?
Si. Esiste il libretto sanitario pediatrico che viene compilato a cura del pediatra di famiglia dove annota la crescita, le vaccinazioni e le eventuali patologie dei piccoli pazienti.
Quali sono le principali patologie cardiologiche che colpiscono i bambini?
Le principali cardiopatie congenite per fortuna sono cardiopatie semplici e al primo posto ritroviamo i difetti interventricolari seguiti dai difetti interatriali ossia difetti dovuti alla mancata chiusura dei setti che dividono le camere cardiache. Altra patologia di comune riscontro nei bambini sono le aritmie dovute in genere alla presenza di un fascio elettrico anomalo.
I bambini e il covid. E’ giusto vaccinarli?
Certamente. In Italia la vaccinazione anticovid è stata assicurata alla fascia di popolazione più anziana e via via fino alle fasce più giovani. Di fatti il virus adesso circola nei soggetti non vaccinati tra cui ritroviamo i bambini. Ritengo indispensabile vaccinare i bambini seguendo le indicazioni delle istituzioni preposte.
Quali rischi corrono a scuola e nella famiglia se non si vaccinano?
Nella mia esperienza di Cardiologo Pediatra abbiamo visto diversi casi di MIS-C una patologia infiammatoria multisistemica post infezione da Sars-Cov2 grave che colpisce anche il cuore a volte determinando alterazioni alle valvole cardiache e nei casi più gravi alterazione della forza di contrazione del cuore. Per fortuna i casi non sono molti ma i bambini che sviluppano questa sindrome dopo l’infezione da covid possono avere conseguenze piuttosto gravi.
Cosa bisogna fare per mantenere un cuore sano?
Bisogna mantenere uno stile di vita sano , mangiare tanta frutta e verdura, limitare l’utilizzo dei grassi, non fumare, svolgere regolare attività fisica e sottoporsi a regolari controlli dal medico di famiglia o dal cardiologo di fiducia.
Bambini, telefonini e internet. Quali sono i rischi per la salute dei più piccoli?
Il tema che lei mette in evidenza è di grande attualità e rappresenta un problema concreto per la salute dei bambini. Oggi si stanno sviluppando sempre più vere e proprie dipendenze dal cellulare anche nei bambini più piccoli. L’utilizzo incontrollato di Internet e dei dispositivi elettronici sta allontanando i bambini dalle interazioni sociali e dalle attività ludiche. In alcuni casi abbiamo assistito anche a situazioni drammatiche come la morte di una piccola paziente avvenuta per partecipare a una sfida su un noto social che prevedeva la resistenza al soffocamento. Ritengo che i genitori di oggi devono vigilare in maniera attenta sull’operato dei figli e inserirli in contesti sani come lo sport o attività artistiche al fine di favorire le interazioni sociali.
Ha mai trovato delle difficoltà nel suo lavoro?
Le difficoltà fanno parte della vita e credo siano presenti in qualsiasi contesto. Purtroppo il momento che stiamo vivendo in sanità pubblica è abbastanza critico. Assistiamo a una carenza cronica di personale che costringe i sanitari a turni di lavoro insostenibili, alle denunce e richieste di risarcimento da parte dei pazienti contro i medici. Ciò nonostante continuiamo a prestare la nostra opera perseguendo il bene primario che rimane la salute dei nostri pazienti.
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
E’ in cantiere un periodo di formazione/aggiornamento presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma al fine di acquisire le competenze tecniche necessarie alla diagnosi e al trattamento invasivo delle cardiopatie congenite e delle aritmie pediatriche. Spero di poter mettere presto a disposizione dei piccoli pazienti queste competenze presso l’ospedale dove lavoro attualmente.
Biografia
Si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare con il massimo dei voti e la lode presso l’Università degli Studi di Palermo. Ha conseguito il Master in Cardiologia Pediatrica e cardiopatie congenite con il massimo dei voti presso l’università degli studi di Bari .
Parte della sua attività formativa si è svolta presso l’Ospedale Santa Maria di Lisbona sotto la guida dell’allora presidente della società europea di cardiologia Prof. Fausto Pinto dove si è occupato prevalentemente di elettrofisiologia (studio e trattamento dei disturbi elettrici del cuore o aritmie) e diagnostica per immagini cardiovascolare, e presso l’ospedale Santa Marta dove ha frequentato il reparto di Cardiologia Pediatrica e l’annesso laboratorio di emodinamica. Attualmente è dirigente medico presso l’UOC di Cardiologia Pediatrica dell’ARNAS Civico, dove si occupa a 360 gradi della diagnostica e della gestione clinica delle cardiopatie del bambino e delle cardiopatie congenite dell’adulto (GUCH) e di diagnostica cardiovascolare periferica. E’ autore di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali ed internazionali.