Vogliamo ricordare Alessia come una persona dolce, sorridente e pena di vita, così esordisce la preside, Ileana Tardino, da noi intervistata. Una voce spezzata dal pianto, dolore e dall’incredulità.
Dottoressa Ileana Tardino, lei è dirigente del Liceo Vincenzo Linares di Licata, il suo istituto ha avuto il privilegio di avere come alunna Alessia Tardino, che oggi per un avvenimento tragico è venuta a mancare. Alessia dalle immagini ha un viso d’angelo che mai si sarebbe spettata una fine di questo genere di essere uccisa dal sangue del suo sangue dallo zio. Voi, dottoressa Tardino, avete un ricordo vivo di Alessia cosa ci puo’ raccontare al riguardo?
Alessia non era solo una ragazza a modo, era una ragazza eccellente, una studentessa modello e un punto di riferimento per gli studenti e gli insegnanti. Studenti ed insegnanti che oggi la piangono amaramente. Alessia era una ragazza dagli occhi dolci, dall’animo buono e dal sorriso gentile perché gentile era lei con ognuno di noi. Era suo modo salutarmi ogni mattina e regalarci sempre il suo sorriso migliore. Alessia era un animo buono, una grande perdita per i suoi familiari, compagni, per noi e per tutta la comunità.
Che ricordo ha lasciato Alessia ai suoi compagni?
Ha lasciato quello più bello “la voglia di essere migliori”. Oggi i suoi compagni tra le lacrime hanno affermato che loro non immaginano il banco vuoto, ove era seduta Alessia, perchè lei riusciva a colmare ogni nostro istante.
Dottoressa, appena ha appreso la notizia ha voluto manifestare tutto il suo dolore e l’incredulità di questo efferato gesto. Domani come affronterete questa nuova dimensione?
Domani, 27 gennaio, dedicheremo l’intera giornata alla memoria nel suo ricordo. La mattinata scolastica sarà dedicata interamente ad Alessia, ai ricordi dei suoi compagni dei docenti e tutto il personale che ha avuto l’onore di conoscerla. Saranno create dei cartelloni che saranno affissi nella nostra aula magna e ascolteremo il dolore dei suoi compagni e sicuramente ci faremo supportare da esperti per affrontare la tematica. Cercheremo di affrontare questo vuoto e questa sofferenza sperando di non dover rispondere al perchè dei ragazzi, perchè non c’è un perchè a questo grande dolore e a questo strazio.
I rapporti tra mamma e figlia (Alexandra e Alessia) erano molto affettuosi, tra loro c’era tanto amore, un rapporto sano tra genitori e figli, questo è un aspetto emblematico del loro rapporto. Cosa ci puo’ raccontare della signora Ballacchino, madre di Alessia
La signora Ballacchino era descritta da tutti come una persona dolcissima, nulla da eccepire. Alessia viveva in una famiglia piena di amore e rispetto. La mamma li curava in ogni istante della loro esistenza, seguiva la loro educazione, il loro andamento didattico, li seguiva sotto ogni aspetto. Non si puo’ pensare che una cosa del genere possa succedere veramente.
Preside, siamo arrivati alla conclusione e la vogliamo ringraziare per il tempo a noi dedicato.
Nella strage di Licata hanno perso la vita Diego Tardino, Alexandra Angela Ballacchino, Alessia e Vincenzo Tardino (tutti componenti della stessa famiglia) per mano di Angelo Tardino, fratello di Diego (morto all’Ospedale di Caltanissetta), cognato di Alexandra e zio di Alessia e Vincenzo. Il movente dell’omicidio ancora non è chiaro, si presuppone che alla base ci siamo motivi di carattere “personale e patrimoniale”.
Sicilia24h