Imprenditore friulano, è stato anche un dirigente sportivo ricoprendo la carica di Presidente del Palermo.
Maurizio Zamparini, 80 anni, è deceduto questa notte in una clinica in provincia di Ravenna per le complicazioni legate a un problema al colon.
È stato un grande uomo di sport con una passione pura per il calcio. Ha segnato il destino calcistico di alcune squadre, segnato da successi e fallimenti.
Era un fumantino, aveva un carattere particolare ed esuberante ed era molto altalenante nelle sue decisioni. Polemico, vulcanico, mangia-allenatori: questi alcuni dei soprannomi attribuitegli. Lunghissima, infatti, era la lista di allenatori, prima esonerati e poi ripresi durante la sua carriera da Presidente.
Il primo club di calcio di sua proprietà fu il Pordenone Calcio nel 1986, ceduto poi per acquisire le quote azionarie di maggioranza del Venezia Calcio. Nel 1997 conquistò la Serie A con Walter Novellino in panchina. Nel 2002 lasciò il Venezia, retrocesso in B, e acquistò il pacchetto di maggioranza del Palermo divenendone Presidente fino al 2017 e proprietario fino al 2018.
Nel 2004 la squadra rosanero, con Francesco Guidolin come allenatore, ottenne la promozione in A ritornando nella massima serie dopo 31 anni di assenza.
Ricorderemo sempre le qualificazioni alla Coppa Uefa e il rammarico per una qualificazione alla Champions League sfiorata, dopo uno spareggio perduto contro la Sampdoria.
Per questi risultati gli fu concessa la cittadinanza onoraria di Palermo.
Nel 2011 la squadra, con Delio Rossi allenatore, raggiunge la finale di Coppa Italia, poi persa 3 a 1 contro l’Inter.
Sotto la sua presidenza e grazie alle sue intuizioni di calciomercato, la squadra palermitana divenne una rampa di lancio, per giocatori importanti come Toni, Corini, Grosso, Zauli, Barzagli, Zaccardo, Miccoli, Balzaretti, Sirigu, Belotti. E per gli stranieri Cavani, Pastore, Amauri, Ilicic e Dybala.
Dopo, il lento declino con le retrocessioni del 2012/13 e del 2016/17 e il successivo fallimento che coincise con il suo abbandono dello sport più amato dagli italiani.
Lutto nel mondo del pallone perché scompare un altro grande personaggio di un calcio che non ritornerà più.