Filippo Cardinale
Silenzio sul rinnovo dell’affitto del rampo d’azienda di Girgenti Acque. Non si capisce il perché del “non rumore”, come se la stampa non avesse le capacità di possedere le informazioni. La firma è arrivata nei giorni scorsi e il contratto di affitto del ramo d’azienda è stato rinnovato per altri tre mesi (più altri tre). Molto probabilmente, è l’ultimo rinnovo concesso concesso dal Tribunale fallimentare ad Aica per avviare il suo percorso di gestore idrico integrato della provincia agrigentina.
Un rinnovo d’affitto che garantisce la prosecuzione delle attività quotidiane, attività che riscuotono sempre più malcontento da parte dei cittadini costretti a subire disservizi. Un’attività che non può affrontare quella delle manutenzioni a fronte di innumerevoli perdite idriche presenti in ogni comuna agrigentino.
Ancora non è stato approvato il piano straordinario di gestione dal Consiglio di Amministrazione di AICA. Intanto, i problemi si moltiplicano. Ad oggi solo il 70% in media paga le bollette, tanto da spingere la consortile a sollecitare chi non paga prospettando sospensioni della fornitura. Ma ci sono anche i sindaci “dissenzienti”. Anche se diversi centri hanno ormai deliberato per il trasferimento dell’ormai famoso finanziamento della Regione alla Consortile ma non stanno effettivamente provvedendo al trasferimento degli importi.