Tanta l’emozione, ieri, per la processione del Venerdì Santo e per la Spartenza che, dopo una pausa lunga due anni, si sono potute svolgere in ossequio ad un’antica tradizione, in modo quasi “normale”.
Non sono mancate le lacrime dei molti credenti che, anziché rigare i volti, hanno inumidito le mascherine.
I membri della Confraternita della Santa Croce del Calvario, nel rispetto delle disposizioni prefettizie ed in ottemperanza alle misure di sicurezza concordate tra il Presidente della Confraternita, Rosario Sutera sardo ed il Comm. Capo della Polizia Municipale, Gaetano Raia, hanno indossato mascherina e guanti, hanno rimodulato il percorso da percorrere ed hanno svolto costante servizio d’ordine assicurando che non venissero effettuate soste non consentite e che non venissero toccate i simulacri del Cristo e dell’Addolorata.Le processioni mattutine e serali si sono svolte in buon ordine e con grande puntualità. Soppresse molte delle soste originariamente previste e, quindi, ridotti i momenti in cui si è potuto tradizionalmente elevare al cielo il canto tradizionale “Ah , sì, versate lacrime” durante la processione serale.
Gremita come non si vedeva da un bel pezzo la piazza cap. Vaccaro, nell’orario previsto per la deposizione di Cristo dalla Croce.
Giunti in piazza Cavour si è potuta celebrare, quest’anno, la tradizionale “Spartenza”, momento particolarmente atteso e che ha richiamato un gran numero di fedeli, i quali hanno partecipato, con palpabile commozione, verosimilmente acuita da quanto ancora stiamo vivendo, al dolore della Madre che rincorre, angosciata, il Figlio, nella consapevolezza del sommo sacrificio che Egli si appresta a compiere per Amore.
La pioggia, che secondo il meteo sarebbe dovuta precipitare alle ore 21:00, ha, invece, pazientemente atteso che i simulacri trovassero ricovero presso la chiesa del Rosario.