Claudia Alongi
Un esemplare di Ficus macrophylla creato per duplicazione dall’Albero di Giovanni Falcone, la pianta che cresce a Palermo nei pressi dell’abitazione del giudice assassinato dalla mafia nel 1992 è ad Agrigento.
Il tenente colonnello Vincenzo Castronovo del Centro anticrimine natura dei Carabinieri di Agrigento lo ha consegnato all’I.C. “Agrigento Centro” che avrà il compito di prendersene cura.
L’evento si inserisce nell’ambito della campagna di sensibilizzazione per il risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili promossa da Caterpillar-Rai Radio2 con Rai per il Sociale e denominata “M’illumino di meno” che quest’anno vede la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri: piantare un albero e prendersene cura servirà a crescere insieme nel verde e a rendere più piacevole l’ambiente scolastico promuovendo uno stile di vita sostenibile.
Gli alunni, unitamente ai docenti, hanno assunto l’impegno di mettere a dimora la talea e di continuare ad occuparsi della pianta seguendola nelle varie fasi di crescita.
“La presenza dell’Albero di Falcone – dichiara Rosetta Greco, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Agrigento Centro” – concorrerà a sensibilizzare gli studenti sui temi della legalità e della salvaguardia ambientale e rafforzarne l’impegno per la creazione di una società più giusta che rifiuti la cultura mafiosa”.
Durante l’incontro sono state anche consegnate agli studenti delle piantine appartenenti a varie specie forestali autoctone ed è stato loro spiegato l’obiettivo del progetto: dar vita in tutta Italia ad un enorme bosco diffuso di cui sarà possibile monitorare, tramite la piattaforma web unalberoperilfuturo.rgpbio.it, la crescita e la conseguente riduzione di anidride carbonica nell’atmosfera.