“Anche l’Ipia “Marconi” di Favara sceglie la protesta contro i provvedimenti sulla scuola del Governo Monti. Gli Rsu e gli Rsa dell’istituto, insieme a tutto il personale docente e non docente, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione, così come già fatto da molti altri istituti sul territorio nazionale.
Le rappresentanze sindacali chiedono al Governo di ripensare radicalmente i provvedimenti sulla scuola, a partire del tanto contestato aumento delle ore di lezione proseguendo con il mancato rinnovo del contratto del comparto, scaduto ormai da quattro anni. Tutto questo al fine di restituire dignità ad un settore fondamentale per la crescita democratica di un paese, che in questi anni è stato vilipeso da politiche miopi quando non colluse con interessi privatistici.
Tra le proposte che Rsu e Rsa avanzeranno in un Collegio dei docenti straordinario, che è l’organo preposto alla loro eventuale approvazione, vi è il blocco temporaneo di tutte le attività aggiuntive di insegnamento e funzionali non disciplinate dal CCNL/Scuola 2006/2009.
Ciò potrebbe comportare, tra le altre cose, il rifiuto di sostituire i colleghi assenti con ore a pagamento, il blocco delle uscite didattiche, dei viaggi di istruzione, degli scambi culturali, la sospensione delle attività extracurricolari ed integrative (compresi gli sportelli didattici e i corsi di recupero) ecc.
Il personale docente e non docente e le rappresentanze sindacali, inoltre, esprimono la propria solidarietà ai colleghi dell’Ipia “Fermi” di Agrigento, per le difficoltà che si stanno trovando ad affrontare. Gli stessi si augurano che chi di competenza provveda in tempi rapidi a salvare l’istituto”.