Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore.
Gaetano Moscatt
“Spett.le Direttore
Torno a disturbare poiché il suo giornale rappresenta, per me, per noi, l’ultimo mezzo per potere penetrare il muro, per quanto mi riguarda, che ancora perdura tra cittadini ed Amministrazione Comunale di Favara.
Ancora oggi torno a parlare della tassa sui rifiuti TARI, resa sempre più iniqua, di quella che già per sua natura, non fosse.
I nostri genitori pensavano di farci un dono utile e prezioso lasciandoci in eredità la casa che con tanti sacrifici erano riusciti a realizzare, non potendo immaginare che oggi questo lascito costituisce un peso non solo economico ma, anche e soprattutto, psicologico.
Mi spiego nel merito, secondo il comune di Favara, io cittadino avrei l’obbligo di pagare la Tari per immobile occupato dalla mia famiglia che regolarmente pago(tre persone per 365 giorni), ma anche ed oltre l’obbligo di pagare, sempre per tre persone e per 365 giorni per altro immobile sfitto e per un altro ancora sempre sfitto, e così all’infinito.
Il Comune ci regala il Dono Divino dell’ubiquità: – Un nucleo familiare di tre persone che per 365 giorni l’anno abitano e producono rifiuti costantemente in tre unità immobiliari distinti!
Tutto lo vedo come una vera e propria ingiustizia, ma quello che più mi fa male è il fatto di non riuscire ad avere una qualunque forma di dialogo con l’Amministrazione Comunale o meglio con l’Ufficio Tributi.
ln questi ultimi anni tra io e mia moglie abbiamo presentato più di una decina di istanze/ricorso chiedendo l’archiviazione degli atti sulla base di eccezioni oggettive, cioè se è vero quello che diciamo ed ai vostri atti risulta provvedete!
Niente, proprio niente, nessuna risposta!
I nostri ricorsi vanno nel Palazzo dell’oblio!
Poi ci arriva un altro accertamento per l’anno successivo, su cose che abbiamo contestato!
Nel frattempo decorrono i termini per presentare ricorso innanzi alla Commissione Tributaria e,quindi, risultiamo esposti e fragili per una sicura procedura esecutiva.
È consapevole il Comune, l’Ufficio Tributi, quanto costa, dat punto di vista economico e psicologico, l’avvio di un contenzioso tributario (avvocato, spese gestione, di cancelleria, attese)? Tutto per un lavoro mal fatto, per archivi non aggiornati, per una carezza di sensibilità, un grossolano senso divino potere.
Il cittadino viene poco considerato; anzi non viene considerato affatto!
Soggiace, pertanto ad una vera e propria vessazione; che se fosse prevista come reato avrei, già da tempo, provveduto in quel senso. Ma purtroppo ….. ….. …. …
Ho scritto anche al Sindaco con pec, chiedendo il motivo di siffatta situazione. Ma anche questa si è smarrita in quella coltre dell’oblio!
Di fatto, oggi mi trovo con la notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate di una procedura esecutiva di iscrizione a ruolo per mancato pagamento della tassa TARI anno 2016, che invece era stata pagata regolarmente!
A questo punto, onestamente, non so più come comportarmi.
Mi resterebbe di andare a trovare l’amico consigliere, assessore per sistemare sicuramente le cose;
Non ci riuscirei a sopportare una mortificazione di siffatta entità!
È per questo che le scrivo, consapevole che le pagine del suo giornale non mi possano risolvere i l problema, ma che almeno si sappia!
Perché si deve saperel
Cordialmente
Favara, 19 maggio 2022
Gaetano Moscatt”