COORDINATORE FSI-USAE Diego Renda
La scrivente FSI-USAE ha formalmente chiesto ancora una volta attraverso parecchi documenti sindacali al Presidente della Regione Siciliana un’accelerazione nei tempi di definizione del percorso di riclassificazione di cui alla Deliberazione n° 400/2012 emanata dalla Giunta di Governo Regionale.
Purtroppo è costretta a registrare un disinteresse da parte degli Organi istituzionali regionali.
Dopo una gestazione di oltre 10 anni è arrivato il momento di finirla con i percorsi intrapresi dalle varie amministrazioni dell’E.S.A. che si succedute negli anni non ultima l’attuale su cui sarebbe opportuno stendere un velo di approssimazione con riguardo alla gestione burocratica amministrativa che non ha pari con le pregresse.
Le aspettative del personale dell’Ente e delle OO.SS. sono di celerità rispetto ad un ritardo ormai troppo lungo ed inspiegabile che sta logorando l’intero personale E.S.A.
La scrivente O.S. in questi anni ha più volte chiesto al Governo Regionale, Organi istituzionali, Commissioni Istituzionali Regionali e di Controllo e Vigilanza sull’E.S.A. un intervento in tal senso auspicando tempi brevi e certi nonché una fattiva collaborazione da parte del Presidente della Regione Siciliana On.le Nello Musumeci anche con riguardo ad una eventuale nomina di un Commissario ad Acta che finalmente emani (senza lacci e lacciuoli) il provvedimento di riclassificazione dovuto per legge in particolar modo senza ingerenze da parte di alcuni soggetti interni all’E.S.A. che cercano temporanee di attribuzioni dirigenziali di terza fascia del tutto inapplicabili per il personale dell’Ente inquadrato nel comparto non dirigenziale.
In tal senso la scrivente FSI-USAE auspica che non vengano assecondate le pulsioni emergenti in alcuni ambienti all’interno dell’Amministrazione E.S.A. che vorrebbero, in qualche modo, essere accolte con infinite richieste di pareri sulle deliberazioni n° 17 e 18 del marzo 2022 approvate dal C.d.A. dell’Ente (del tutto illegittime ed illegali) senza la prevista ed obbligatoria contrattazione con le OO.SS. come nei fatti è accaduto all’Ente in maniera vergognosa ed inaccettabile senza alcun rispetto per norme previste dal CCRL.
L’atteggiamento tenuto dalla Direzione Generale e C.d.A. dell’Ente ha creato un paradosso inaccettabile ascrivibile ad un’autarchia presente in epoche lontane che la scrivente O.S. respinge con doverosa fermezza.
Va da sé che ulteriori intoppi burocratici costituiscono un danno economico per il personale E.S.A. che chiede l’applicazione corretta della riclassificazione di cui sopra finalizzata all’applicazione del CCRL 2016/2018 già applicato ed esteso da parecchio tempo (luglio 2019) al personale dell’amministrazione regionale ed enti regionali collegati.
Il ritardo e la condotta tenuta dall’attuale Amministrazione E.S.A, oltre a costituire di fatto un intralcio alla definizione del corretto assetto riclassificatorio dovuto per legge si configura altresì alla stregua di una condotta ascrivile a comportamento “antisindacale”, attuata attraverso sotterfugi burocratici che, oltre a non essere in linea con i dettami delle norme contrattuali regionali in materia, ha creato malumori all’interno del personale E.S.A. ed una frattura importante già sul nascere tra le OO.SS. e l’Amministrazione dell’Ente.