Non era lì per arbitrare una importante partita di calcio di Serie A, come è abituato, ma ha dovuto comunque mettere in campo tutta la sua bravura per tenere testa alla voglia di conoscere, di sapere e di curiosare sul suo delicato compito di arbitro espressa dagli alunni dell’I. C. Falcone Borsellino di cui è stato ospite.
È stata una bella esperienza, non solo per gli alunni ma per il loro ospite Luca Massimi, arbitro del campionato italiano di Serie A della sezione di Termoli che nella palestra dell’I.C. “Falcone Borsellino” ha conquistato ragazzi e ragazze per l’approccio e gli argomenti esposti. Generalmente il compito di un arbitro in campo è quello di assicurare una condotta regolare di ogni partita facendo parlare “fischietto e regole” e spesso al triplice fischio abbandona il campo senza applausi. Anzi molte volte con dure contestazioni dalla parte dei tifosi che si ritengono non soddisfatti dell’arbitraggio. Luca Massimi è uscito dalla palestra di via Rag. Angela D’Oro con una standing ovation da parte di docenti e alunni.
Un incontro fortemente voluto dal docente di scienze motorie Angelo Caramanno, che è anche delegato provinciale della sezione della FIGC di Agrigento. Presente anche Luca Tagarelli presidente della sezione Aia di Termoli.
“La nostra scuola ha promosso tanti incontri sul valore del fair play- hanno detto la dirigente scolastico Maria Vella ed il docente Angelo Caramanno- partecipando anche a tutti i percorsi formativi che sono stati promossi da Ministero, FIGC ed altri Enti di promozione sportiva. Oggi per la nostra scuola è un onore avere gradito ospite un protagonista della serie A e soprattutto apprezzare l’aspetto umano di un arbitro. Sotto la giacchetta nera c’è un uomo di sport dagli alti valori umani, etici ed educativi”.
Luca Massimi, che in serie A quest’anno ha diretto 11 gare e tra queste Napoli-Spezia ed Juventus-Verona, è uno degli arbitri emergenti italiani.
“Che bello incontrare i ragazzi dopo due anni di isolamento- ha detto un sorridente Massimi agli alunni del nostro istituto- e parlare di sport, crescita, salute, movimento, regole, sani principi. Io ero un ragazzo come voi che a volte ai libri preferiva un pallone per strada e sognare una grande carriera. Avevo due piani: il piano A era quello di diventare un calciatore e quello B di continuare a studiare. Alla fine ho scelto invece lo studio che ti assicura un bagaglio per la vita prendendo anche una laurea e la carriera di direttore di gara. Da ragazzo sognavo il massimo, la serie A. Sono stato incoraggiato da mio nonno che mi ha sempre insegnato che sognare non è un reato ma per avverare i sogni occorre tanto impegno e sudore. Lavoro, lavoro e lavoro. Ed è quello che vi suggerisco a tutti voi. Cullate una passione ed impegnatevi. Ognuno ha diritto ad una serie A nei vari settori della vita”.
Dai ragazzi una valanga di domande: dalle emozioni dell’esordio a come si vive nell’arbitrare davanti migliaia di persone, da uscire dal tunnel con grandi campioni a prendere decisioni in corsa. E da Luca Massimi tante risposte che hanno fatto “goal” nel ricordo di tutti i presenti.
Al termine dell’incontro Angelo Caramanno ha consegnato il gagliardetto della Federazione Italiana Gioco Calcio e la dirigente scolastico Vella ha omaggiato l’illustre ospite con il simbolo di Favara: un agnello pasquale. Generalmente gli arbitri non accettano regali ed omaggi: ma Luca Massimi ha fatto una deroga al regolamento ed è stato preso per la… gola, portandosi a Termoli i ricordi di una bella mattinata ed i sapori della pasta reale e del pistacchio.