“Sbagliare è umano, perseverare nell’errore, specie se questo è fortemente rilevato e dimostrato è inspiegabilmente diabolico”. E’ l’esordio di un interessante chiacchierata con Dino Varisano, appassionato di storia.
Varisano, in buona sostanza, chiede all’amministrazione comunale di cambiare la denominazione della piazza principale di Favara e spiega ai politici e ai suoi concittadini le ragioni della sua richiesta.
“A rilevare per primo il clamoroso errore di avere titolato la nostra principale, bellissima piazza medioevale a Camillo Cavour è stato il nostro illustre concittadino Filippo Sciara, attentissimo ricercatore di storia in genere e del periodo medievale in particolare. Sciara ci dice che la nostra piazza si è conservata tale ed è arrivata fino ai nostri giorni, grazie al timoroso rispetto che il castello esigeva dal suo popolo”.
Ma entriamo nei particolari.
“Nel 1861, muore – continua Dino Varisano – il Primo ministro di Vittorio Emanuele II, il conte di Cavour, Camillo Benso. I signorotti favaresi che in quel tempo, a loro arbitrario piacimento conducevano la pubblica amministrazione del dormiente paese, presi da fervore patriottico senza aspettare che del Cavour se ne scrivesse la vera storia, deliberarono di titolare la nostra antica Piazza Castello al piemontese Camillo Benso di Cavour. Chi era Cavour?”
Varisano si fa la domanda e ci da risposta.
“Uno statista capace di utilizzare qualsiasi mezzo per raggiungere il fine per lui più giusto. Nelle sue guerre studiate sui tavoli della diplomazia, procurò l’inutile morte di tantissimi giovani”.
Per certi versi, anche, una sorta di moderno Lele Mora che non esitò “per conquistare la benevolenza del francese Napoleone III, di mandare nel suo letto, la propria nipote, già sposata, contessa di Castiglione.”
“Cavour non conosceva la realtà siciliana, troppo lontana non vi mise mai piede, così come non lo mise a Roma. Era una specie di leghista dell’epoca, interessato solo alla ricchezza del Piemonte e dei Savoia. Dalla nostra Isola svuotò le casse del Banco di Sicilia e si portò le nostre riserve auree. Istituì il servizio della “ferma di leva” dalla durata di sette anni, facendo cadere nella disperazione moltissime famiglie e tantissime giovinette da marito. Privò le campagne di manodopera giovanile, favorì il brigantaggio e fece sprofondare nella miseria il Meridione e, in particolare, la Sicilia”.
Bocciato, inesorabilmente, Cavour, Dino Varisano si pone la seconda domanda.
“Chi secondo voi è il personaggio siciliano più importante? La risposta è: l’imperatore Federico II. Fu mecenate, raccolse nella sua corte di Palermo, poeti, artisti, letterati, scienziati, scultori, pittori.
Fondò la Scuola siciliana, istituì l’Università di Napoli, promulgò la Costituzione detta di Melfi per garantire il diritto ai popoli. Organizzò una sua crociata che senza spargimento di sangue portò al rispetto della diversità religiosa: musulmani e cristiani. Per questo suo merito fu proclamato “Re di Gerusalemme”. Fece costruire i più bei castelli del Sud e della Sicilia. Stupor mundi lo definirono i contemporanei. Di Federico II ne parla Dante nella sua Divina Commedia.
La Regione siciliana dovrebbe per legge imporre ai Comuni di dedicargli le piazze e le vie più importanti”.
La Regione siciliana arriverebbe in ritardo, ché tutte le città lo ricordano tranne Favara, dove strano a dirsi, nemmeno un cortile gli è stato dedicato.
Adesso, Dino Varisano chiede all’amministrazione comunale di “titolare di diritto, la nostra piazza medievale all’imperatore Federico II”.
14 commenti
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Proposta e motivazione meritano attenzione……chissà che la nuova intitolazione della Piazza principale (sicuramente una delle più belle della provincia…e non solo!) non generi a Favara una ventata d’aria davvero nuova di cui ha bisogno la città !
La proposta di Dino Varisano mi trova completamente d’accordo. È bene far conoscere la verità storica sia ai favaresi che a tutti i siciliani. Invece di erigere statue e intitolare strade e piazze al nefasto binomio Cavour /Garibaldi che segnarono l’affossamento della nostra isola spogliandola delle sue ricchezze e privandola del suo storico diritto all’autodeterminazione, diamo il giusto risalto a chi ci ha dato splendore. Federico II° ha governato la Sicilia e il Meridione con grande saggezza. Direi anche con un piglio sicilianista. Togliamo questa intitolazione alla nostra più bella Piazza.
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Aggiungo anche Piazza Garibaldi che potrebbe essere dedicata al grande statista Favarese Gaspare Ambrosini, mi auguro che queste proposte potrebbero dare un senso alle nostre Piazze!
La piazza prima di essere rinominata “Cavour” un toponimo lo aveva ed era “Castello”, in riferimento al maniero chiaramontano fondato da Federico II Chiaramonte e non Federico II di Svevia. Per i residenti in piazza Cavour un cambiamento di questo tipo significherebbe l’obbligatoria modifica di tutti i documenti personali.
hhahahahahahaha…grande tema per le sorti di Favara ,
Federico ii è stato definito dagli storici il “cavour medioevale”… tra gli imperatori più brutali,la quinta crociata mandò alla morte 20mila siciliani ma solo per gioco mentre discuteva con gli ambasciatori arabi di cultura arte e donne….contro la chiesa e le “chiese”…la saggezza la deteneva dentro i castelli..ha dato però al popolo malfamato i cessi pubblici sicuramente contaminazione di cultura araba.
Concordo con la sottile affermazione del collega Antinoro.
Meglio “piazza Cavour”. “w cavour”
con affetto, occupiamocccci di seri problemi.
vincenzo castelli
Inviterei, l’amico Varisano ad interessarsi di più in questo momento alle vicende sociali che a quelle storiche.
Le rammento che la gente muore di fame e sentir discutere su un problema culturale diventa ridicolo, anche perchè la crisi economico sociale e occupazionale è cosi marcata che il tutto mi preoccupa per possibili disordini civili, mentre ancora colui il quale prometteva mari e monti e mi riferisco al sindaco Manganella, non stà muovendo una foglia per superare o tamponare nel migliore dei modi questa allarmante e gravissima crisi. Ricordo all’amico Diego,persona che stimo moltissimo che avremo,mi auguro in un prossimo futuro un momento per potere affrontare e discutere sul problema con più serenità anche perche come lei capisce è in sintonia con il mio nome. grazie!
5 minuti all’ufficio anagrafe del comune…
Mi pare che la discussione da me iniziata si vada facendo vivace, a tratti pungente,….comunque sempre più interessante, con osservazioni che meritano approfondimento….. Sicuramente la gravissima crisi economica che, in questo momento, colpisce tante famiglie favaresi deve avere priorità assoluta ed immediata su tutto…..e nulla però toglie che tutto sia finalizzato anche (o meglio soprattutto) proprio a questo…Anzi !
Dicevo infatti e voglio ripeterlo, “…chissà che una nuova intitolazione della Piazza principale (sicuramente una delle più belle della provincia…e non solo!) non generi a Favara una ventata d’aria davvero nuova di cui ha tanto bisogno la città ! Un tipo di cultura non parolaia ma “impegnata” deve portare a questo ! O no ?
Ribattezziamola Piazza Angiliddru Stagno, cittadino favarese orgoglioso di essere “Lintichieddru” (spero si scriva così) emblema di Favara, vissuto nel disagio, morto rifiutando l’ipocrisia di una comunità in gran parte assente, morto da eroe, perché ha rifiutato assistenza e cure in un momento di grande debolezza fisica. Ha preferito morire piuttosto che godere della lavata di coscienza dell’ultimo minuto.
Dino Varisano, in relazione alla sua “Proposta Motivata” sotto il titolo: “PERCHE’ OSTINARSI A CHIAMARLA PIAZZA CAVOUR ?” pubblicata da “Sicilia on Press” il 15/12/2012; non sapendo, lo stesso, usare il computer, ha incaricato un esperto in merito, per trasmettere la sua risposta a quanto asserito da Vincenzo Castelli.
TESTO-RISPOSTA
Non so chi sei ! sono molto contento di averti fatto fare , almeno, una grassa risata col mio “POCO SERIO PROBLEMA”, hai aperto infatti il tuo dissenso, con una tipica risata da “Lord Inglese”,
questo, è già , di per se, un positivo risultato, poiché, a quanto pare , sono riuscito a farti distrarre per un attimo, dal “GRANDE TEMA DELLE SORTI DI FAVARA” argomento per te preminente su tutto e che , sicuramente, ti sta “costringendo” con sofferenza a risolvere con urgenza, e credo quindi, che al più presto, ne svelerai le soluzioni. Mi sono, infatti, molto meravigliato di come mai, hai potuto sottrarre del tempo prezioso, per rispondere alla mia “poco seria” e forse, “sciocca proposta”, visto che sei così fortemente “catturato “ per risolvere “le sorti di Favara”!
Ciò mi costringe a chiederti scusa.
Hai detto pure che “concordi con la sottile affermazione del collega Antinoro”, ne deduco quindi che sei anche tu un architetto. Se così è, mi corre ancor di più l’obbligo di chiederti venia; poiché riconosco negli architetti, gli unici veri depositari della storia pura (almeno nella stragrande maggioranza).
Tuttavia ti pregherei di aiutarmi a sciogliere bene un tuo concetto forse “ troppo sottile” per le mie capacità. Non mi è chiaro infatti, com’è che gli “storici “ dici tu, hanno definito l’imperatore Federico II° “IL CAVOUR MEDIAVALE”.
Ne deduco che ovviamente questi storici debbono essere del periodo “risorgimentale-moderno” poiché Cavour muore nel giugno 1861 e l’imperatore nel 1250.
E poiché hai anche detto che: “ l’imperatore Federico II, è stato definito dagli storici (non mettendo il partitivo “alcuni” ), (vuol dire, tutti gli storici di tutti i tempi), “ tra gli imperatori più brutali che mandò a morte nella crociata 20.000 siciliani”, ecco per tutto ciò, per come dicevo, non mi è chiaro, di come mai, vuoi, per come tu dici, “che la piazza rimanga Piazza Cavour-viva Cavour”, visto che ne hai accostato la perfetta similitudine dei due personaggi, entrambi non meritevoli secondo il tuo ragionamento.
Lo sai che sei riuscito a confondermi !
Beppe Grillo (genovese) recentemente appena mise piede a Messina, attraversando lo stretto a nuoto, disse: “ in Sicilia è sbarcato Garibaldi e vi ha portato i Savoia ( cioè Cavour) e guardate come siete ridotti”! Lo stesso, a Favara, le sue prime parole sono state: “ mi accoglierete in questa bellissima piazza Cavour, ma cambiate questo nome”! (13/10/2012)
Anche il Tomasi di Lampedusa, nel suo “Gattopardo”, dove ne fa una stratigrafia sulla nuova realtà siciliana dopo l’unità d’Italia, vomita veleno contro la politica dei Savoia e di Cavour .
Comunque, caro architetto Castelli, ti sono molto grato per avermi aperto gli occhi su queste tue notizie negative su Federico II, oggi infatti, per tuo merito, riconosco che ho fatto male a dare ascolto al nostro concittadino, lo storico Filippo Sciara (veterinario) si è proprio così, la storia, la vera storia, dovrebbe essere esclusivamente prerogativa degli architetti.
Lo Sciara infatti mi ha mal consigliato di studiare l’operato dell’imperatore Siculo-Svevo-Normanno, sul testo del polacco “Erst Cantorowicz” edizione “Garzanti” 1976-1981 “ Federico II imperatore”, assicurandomi che l’autore è fortemente attendibile.
Stranamente, la stessa attendibilità, era stata assicurata, dal nostro illustre concittadino prof. Vincenzo Pecoraro, docente luminare presso l’università di Palermo, al mio stimatissimo amico prof. Gino lentini, per come egli stesso mi riferisce.
Ma si vede che si sono sbagliati entrambi, e comunque, forse Io Dino Varisano, debbo aver letto con molta superficialità il capitolo IV “ Crociata” da pagina 159 a pag. 193 del testo in questione.
Mi convingo anche, che a quanto pare, aveva anche ragione il tuo collega Antinoro, che in una sua passata pubblicazione ebbe a dire: “ ora che i veterinari si sono dati alla storia …… ecc. ecc. “.
Sulla scorta di quanto qui descritto, debbo mio mal grado riconoscere, che la categoria degli architetti (se non tutti alcuni) non sbaglia mai!
Ed è per tanto mia intenzione, caro architetto Castelli, segnalarti alla presidenza dell’ordine, per farti rilasciare un encomio solenne legato alle tue attestazioni storiche.
Concludendo vorrei approfittare, per dire anche al tuo collega Antinoro, che la motivazione da lui addotta, sullo stesso giornale, finalizzata “furbescamente”, alla “istigazione” degli abitanti residenti nella piazza “Cavour “ (pochissimi), “i quali sarebbero obbligati a modificare tutti i loro documenti se cambiassimo titolazione alla piazza” motivazione ovviamente sempre sottile e da te, architetto Castelli, sicuramente condivisa. (Potresti anche usare il famoso detto “ipse-dixit” come facevano i seguaci di Pitagora di Samo)
Ebbene trovo questa motivazione meschinamente inqualificabile ( a mio ignorante parere).
Ma su tutto, la parte del leone, sulle tue innovazioni storiche, su Federico II, la fà, per come tu dici, la notizia che “mentre i crociati combattevano, lui l’imperatore, se la spassava, chiuso nei castelli con gli arabi e con le donne, a discutere male della chiesa in generale”.
E che ancora, sempre come tu dici, Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, “ha dato al popolo malfamato solamente i cessi pubblici, retaggio degli usi arabi” è questa una notizia sensazionale, poiché in molti eravamo convinti che ad essere famoso per i cessi pubblici fosse stato solamente l’imperatore romano Vespasiano.
Quindi, altro che “Stupor Mundi”, da oggi in poi grazie a te, dobbiamo ribattezzare l’imperatore Federico Secondo “costruttore di cessi”
Grato per queste tue rivelazioni ti porgo distinti saluti
Favara lì 20/12/2012 Diego (Dino) Varisano
SI È CONFUSOOOOOOO……si..
Gli storici contemporanei adottano il pensiero spazio- tempo- oggi.
Da non professore le consiglio di avere un apertura di pensiero a cui ormai tanti Professori siete fermi su strutture di confini storici mentali.
La categoria degli architetti siamo stati definiti “ poeti confusi”,e facciamo sognare i PROFESSORI.
Per sua conoscenza il mio operato su Favara supera la sua miope informazione,il mio gruppo è l’unico che ha lavorato per Favara e continua a lavorare e per la cronaca ha portato Favara alla Biennale di Architettura di Venezia (Internazionale)…Agosto-Dicembre 2012, …si faccia un viaggio a Venezia e non solo.
lei non so cosa abbia fatto!!
Aggiungo sui “cessi”, la cultura araba va contestualizzata alla notevole Vita maniacale di pulizia di Federico II (suo amato) per i rapporti storici, i cessi pubblici “vespasiani” è un’altra storia,se avrò modo le farò una lezione.
Dal mio Ordine di cui ne faccio parte sono stato premiato… purtroppo.
Rispettandola Le chiedo scusa ,continui a seguire un comico come GRILLO.
Non me ne voglia continui a fare il prof.
p.s è tutta colpa di Sac. Diego Acquisto spero preghi per Noi.
B.N.
Vincenzo castelli