Artisti, creativi, appassionati di pittura con un alto senso civico che AMANO la propria città e danno il loro contributo per renderla più bella, più accogliente, più colorata. E’ questa l’iniziativa “Colori…AMO la città” portata avanti dal Comune di Favara e da diverse Associazioni che operano sul territorio.
Murales, affreschi, vere opere d’arte che sono stati realizzati sul muro di Villa Ambrosini che torna a rivivere e ad essere di nuovo fruibile a tutti i cittadini grazie anche al progetto “Palestra a cielo aperto” per la pratica di attività sportive, meeting, incontri, raduni.
I volontari delle associazioni da giorni lavorano per rendere bella ed accogliente Villa Ambrosini, hanno piantumato fiori ed essenze, pulito i viali e curato ogni minimo particolare affinche tutto sia pronto per il giorno dell’inaugurazione.
L’inaugurazione dei murales e l’inizio delle attività “a cielo aperto” è per sabato 18 giugno 2022 alle ore 17:00 alla presenza del sindaco Antonio Palumbo e di tutti quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo fantastico progetto.
La lunga serata prevede percorsi di mototerapia a cura dell’Associazione Motor Life; esposizione di auto d’epoca a cura di CAME dei Templi; animazione per bambini a cura di Donatella; degustazioni; mostra artigianato.
Nelle particolare la serata, condotta da Peppe Contino, prevede “A Scuola di inclusione” una sintesi delle attività realizzate e dei laboratori di inclusione attivati del CTS Agrigento, Scuola polo per l’inclusione IC Guarino di Favara e progetto regionale corresponsabilità educativa scuola – famiglia; a seguire esibizione di Performance Academy di Carmela Vita; Accademia dello spettacolo Palladium di Lia Minio; Fabaria folk; Scuola di ballo Evolution Project; Sirius Academy di Denise Lombardo; Musica live a cura dell’associazione Vivi l’Arte.
Permetteteci un inciso, Villa Ambrosini un paio di decenni fa era bellissima, c’era il prato inglese, le luci con pannelli fotovoltaici, giochi per bambini, viali con fiori, panchine accoglienti. Tutto fu distrutto più che dal vandalismo, dall’abbandono e dall’incuria.
Non permettiamo che ciò si ripeta. Non basta realizzare ma bisogna principalmente cusotodire. Se non lo può fare il Comune che si dia in comodato, uso, gestione, troviamo la formula migliore affinchè questo lavoro e questo sforzo non sia vano.